Era Notte a Roma

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“Era Notte a Roma”
è un film drammatico del 1960 diretto da Roberto Rossellini. Ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale, e in particolare nel periodo tra l’8 settembre 1943 e il giugno 1944, quando finalmente Roma venne liberata dall’esercito Alleato dall’occupazione nazifascista, racconta una storia molto significativa della drammatica lotta di Resistenza partigiana contro l’oppressione nemica.

Esperia Belli (Giovanna Ralli), giovane e bella popolana, che vive di Borsa nera nella Roma occupata dai nazisti nel 1943, nasconde in un vano di casa propria tre militari, fuggiti da un campo di prigionia. Sono il Maggiore inglese Michael Pemberton (Leo Genn), il sergente russo Feodor Natsukov (Serghej Bondarciuk) e il tenente americano Peter Bradley (Peter Baldwin). Dopo le prime paure e il dubbio su quanto stesse facendo, a rassicurare Esperia è soprattutto il fidanzato Renato (Renato Salvatori), un antifascista militante. Alcuni degli abitanti del quartiere vengono a conoscenza della presenza dei tre, tra cui il dottor Costanzi (Enrico Maria Salerno), che assiste uno dei militari, ferito. Ma tutti, per adesso, mantengono il segreto.
Una leggerezza del russo mette però in pericolo il nascondiglio: proprio mentre attorno Natale , quando i partigiani potrebbero portare via i tre. Uno spasimante di Esperia, Tarcisio (George Petrarca), e spia dei tedeschi, informa proprio i nazisti della presenza dei tre militari. Servirà l’aiuto del generoso Principe Antoniani (Paolo Stoppa) e del barone Von Kleist (Hannes Messemer), colonnello nazista ma cattolico e amico dello stesso Antoniani, per cercare di salvare almeno in parte la drammatica situazione.

Da un soggetto di Sergio Amidei, con la sceneggiatura dello stesso Amidei con il regista Rossellini, Diego Fabbri e Brunello Rondi, “Era Notte a Roma” è una delle maggiori opere del Cinema italiano sull’importante tema della Resistenza al nazifascismo.

Dopo la cosiddetta “Trilogia della guerra” con “Roma Città Aperta” (1945), “Paisà” (1946), “Germania Anno Zero” (1948), Roberto Rossellini proseguì nel 1959 con “Il Generale Della Rovere” e appunto nel 1960 con “Era notte a Roma” il suo percorso da regista con opere sulla Seconda Guerra Mondiale. E, anche in questo caso, è presente l’aspetto legato al fondamentale contributo che i Partigiani e il popolo italiano diedero per la causa della Liberazione.

Un film molto significativo, che mette in risalto la generosità, l’altruismo, ma anche la paura e il timore di mettere a rischio la propria vita da parte dei protagonisti. Esperia vive di sotterfugi e si arrangia come può, ma dopo i dubbi iniziali sceglierà di seguire la strada che porta verso la Libertà. E gli altri personaggi rappresentano la composizione della Roma del 1944, nella quale al popolo si affiancano i partigiani, contrapposti ai tedeschi e ai fascisti, che inasprivano la violenza e l’oppressione verso la gente, stanca e provata dalla dittatura del ventennio e da diversi anni di guerra già alle spalle. In mezzo, i tre prigionieri, di nazionalità diverse ma appartenenti alle forze degli Alleati, e le figure del Principe Antoniani, appartenente alla nobiltà romana ma di quella non indifferente alla tragedia che si consumava attorno ad essa, e del barone Von Kleist, nazista ma cattolico, che cercherà di aiutare i militari fuggiti nascondendoli in un convento, e dunque il contributo dei cattolici alla Resistenza, in parziale contrapposizione a una Chiesa che per lungo tempo rimase troppo distante dalla guerra e da chi avrebbe avuto necessità di rifugio dai tedeschi, facendo poco o nulla per contrastare la dilagante oppressione e fermare gli atti contro l’Umanità, una su tutte, la promulgazione della legislazione persecutoria.

Un affresco storico dunque, che viene certamente reso coinvolgente dai personaggi in scena, ben interpretati da un cast di grande caratura. Su tutti spicca la protagonista, una giovane e già piena di talento Giovanna Ralli, che impersona e trasmette veracità e personalità a Esperia; tra gli altri interpreti, Enrico Maria Salerno e Paolo Stoppa, ma anche Sergio Fantoni, Leo Genn, Renato Salvatori, Hannes Messemer e l’ancora giovanissima Rosalba Neri. Rossellini, oltre che delle sue immense capacità di saper raccontare e cogliere allo stesso tempo le emozioni e tratteggiare con grande attenzione il contesto storico, si servì di mezzi tecnici notevoli tra cui un primo prototipo di zoom che poteva regalare più scorrevolezza alle scene e un lavoro più veloce nel montaggio, potendo evitare ogni volta di staccare tutto per riposizionare le macchine da presa per i primi piani sugli attori e per la maggiore precisione dell’inquadratura. Inizialmente ridotto a 102′ per l’edizione cinematografica, il film venne poi ripristinato per la televisione a 120′ e infine negli anni alla durata originale di 150′, che rende perfettamente il racconto.

Il voto di “Ieri, Oggi, Domani”

4-stelle

Una delle opere meno conosciute di Rossellini, ma che va riscoperta, poiché racconta la Resistenza e la guerra da prospettive quasi uniche.

La Scheda del Film

“Era notte a Roma”, diretto da Roberto Rossellini – Italia 1960 – Drammatico
attori e ruoli Giovanna Ralli (Esperia Belli), Leo Genn (Maggiore Michael Pemberton), Serghej Bondarciuk (sergente Feodor Natsukov), Peter Baldwin (tenente Peter Bradley), Sergio Fantoni (don Valerio), Paolo Stoppa (Principe Alessandro Antoniani), Enrico Maria Salerno (dr. Costanzi), Renato Salvatori (Renato Balducci), Hannes Messemer (barone Von Kleist), George Petrarca (Tarcisio), Rosalba Neri (Erika Almagià), Laura Betti (Teresa), Carlo Reali (Augusto Antoniani), Giulio Calì (autista del camioncino), Roberto Palombi (Giacinto Renzi), Leopoldo Valentini (Alfredo), Marcella Rovena (domestica).
Soggetto: Sergio Amidei
Sceneggiatura: Sergio Amidei, Brunello Rondi, Roberto Rossellini, Diego Fabbri
Montaggio: Roberto Cinquini
Fotografia: Carlo Carlini
Scenografia: Flavio Mogherini
Musica: Renzo Rossellini
Prodotto da G.B.Romanengo per International Gold Star (Genova), Damage Film (Parigi) per Cineriz, bianco e nero, 150′

Giuseppe Causarano

Pubblicato da Giuseppe Causarano

Laureando in Storia, politica e relazioni internazionali presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell'Università di Catania e giornalista cinematografico presso diversi siti e testate italiane, mi dedico da sempre alle mie più grandi passioni, il Cinema e la Musica (e in particolare le colonne sonore), che rappresentano i miei punti di riferimento personali. Tra i miei interessi anche i principali eventi internazionali dell'attualità, dello spettacolo, dello sport (soprattutto motori, calcio e ciclismo) e della cultura in generale.

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