YAMAR, il ritratto di una generazione

Un progetto estremamente interessante che prende forma attraverso un cortometraggio e si rivolge a un pubblico trasversale. Parliamo di Yamar, un film diretto da Chiara Causa e Alema Morelli, le cui riprese si sono concluse lo scorso fine giugno e che è adesso in fase di post-produzione, per la cui finalizzazione è però necessario un contributo finanziario. Per questa ragione, le due registe hanno avviato una campagna di crowdfunding sulla piattaforma Indiegogo, al termine della quale sarà possibile portare a termine il cortometraggio e presentarlo successivamente a festival e rassegne cinematografiche.

YAMAR, tra palco e realtà

Questa la sinossi ufficiale del film:

Due amiche neo trentrenni, sciolta la loro compagnia teatrale, si confrontano per la prima volta con il mondo del lavoro considerato “normale” secondo i canoni sociali, e iniziano a lavorare nel weekend per un’agenzia di animazione. Ma quella che dovrebbe essere una semplice giornata di lavoro si trasformerà in un tragicomico conflitto all’ultimo sangue.

Yamar Short FilmCome è possibile intuire, Yamar trae spunto dalla quotidianità che molti giovani devono affrontare. In particolare, quelli nati tra gli anni Ottanta e Novanta, che hanno provato su loro stessi la difficile realtà del precariato. Ma, soprattutto, hanno dovuto fare i conti con la rinuncia ai loro desideri, e questo vale in particolare per tutti coloro hanno dovuto dire addio alla propria vocazione artistica, essendo quello dello spettacolo un universo spesso precario, senza alcuna certezza, specialmente quando non si trova un sostegno all’inizio del percorso. È questo ciò che accade a Rachele e Cloè, le due protagoniste del corto, le quali devono venire meno alla propria ambizione teatrale per trovare un lavoro, che le “uniformi” a tutte le altre persone.

Quante volte abbiamo sentito dire che di arte non si vive, ma soprattutto di sogni? Dunque, è lo scontro con l’attualità quello cui vanno incontro le due ragazze. Rachele deve tornare a vivere nella casa di campagna dei propri genitori e accontentarsi di lavori part-time, mentre Cloè fatica di più a reinserirsi nel mondo del lavoro. Entrambe condividono una visione del mondo poco convenzionale, e anche per questo adeguarsi alla maggioranza degli individui è uno sforzo non indifferente.

Insieme a loro, un altro personaggio ha dovuto dire addio al sogno artistico: è Max, un quarantenne che, abbandonato dal padre in giovanissima età, per mantenere sé stesso e sua madre ha rinunciato alla televisione, dove sarebbe voluto arrivare, ripiegando per un’agenzia di eventi dove si esibisce come clown. Dentro di sé, però, sente che avrebbe meritato di più, e i vari fallimenti hanno accresciuto un profondo senso di frustrazione.

Diviso tra l’ambientazione cittadina, nella prima parte, e quella di periferia nella seconda, Yamar convoglia questi tre personaggi verso un finale inatteso, e tutto da scoprire. Sarà centrale, nella narrazione, l’ambientazione presso un centro commerciale: un microcosmo, scelto non a caso, perfettamente funzionante all’interno del sistema produttivo, lì dove ogni prodotto è al proprio posto, ben ordinato, e ciascun dipendente è chiamato a svolgere il proprio ruolo, assolutamente definito e non flessibile. Quando, però, la macchina si inceppa, nulla andrà più per il verso giusto. Tra la città e la provincia si trova dunque un luogo paradigmatico della società contemporanea, nel quale convoglieranno i poli opposti rappresentati da una parte da Rachele e Cloè e dall’altra da Max, in un gioco di specchi nel quale ci si scontrerà inaspettatamente, senza che nessuno prevalga, tra aspetti prima più comici e surreali, poi più drammatici.

La genesi di Yamar

Backastage del film cortometraggio YamarYamar è prodotto, scritto, diretto e interpretato da Chiara Causa e Alema Morelli, due giovani attrici che hanno scelto di passare dietro la macchina da presa per portare avanti un progetto nel quale hanno creduto sin dalle fasi iniziali. Alla fase di scrittura, durata un paio di settimane di intenso lavoro, ha fatto seguito la fase di pre-produzione, durante la quale le due artiste si sono concentrare sul piano inquadrature, sulla definizione del tipo di regia da proporre e delle scelte stilistiche da adottare per rendere il modo di raccontare la storia il più possibile aderente alla loro visione, che hanno poi trasformato in realtà concreta durante i giorni sul set lo scorso mese di giugno.

Quello che più di tutto le ha spinte a realizzare Yamar (letteralmente “Hey ma”, titolo di una canzone caraibica) è la profonda convinzione che sia una storia da raccontare, e che, in una maniera leggera, essa possa approfondire uno spaccato di vita contemporanea e lo smarrimento di una generazione che ha difficoltà a trovare una collocazione a livello sociale.

Insieme a Chiara Causa e Alema Morelli, in scena vi è anche l’attore Matteo Nicoletta; produttore esecutivo di Yamar è Gregory J. Rossi, mentre direttore della fotografia è Vittoria Campaner, che attualmente lavora a Los Angeles e ha già preso parte a diversi cortometraggi in carriera.

Un progetto da sostenere

Come accennavamo in apertura, Yamar è già realtà, essendosi conclusa la sua fase realizzativa: adesso, è il momento della post-produzione e della successiva presentazione. Per questo le due registe, che hanno già profuso un importante sforzo economico come produttrici, chiedono un sostegno al pubblico attraverso la piattaforma Indiegogo, sulla quale è stata aperta una campagna di crowdfunding il cui obiettivo è avviare il film per la propria strada. Collegandosi alla pagina dedicata, è possibile entrare a fare parte del progetto, diventando veri sostenitori di Yamar.

Attraverso la donazione, sarà possibile garantire una migliore post-produzione e l’iscrizione e la partecipazione ai festival cinematografici: il contributo non solo aiuterà a coprire le spese, ma dimostrerà anche il sostegno collettivo dietro il film, rendendolo ancora più interessante per gli organizzatori delle rassegne, che si troveranno di fronte a un prodotto davvero condiviso tra filmmaker e spettatori.

È possibile trovare tutte le informazioni sulla campagna cliccando qui.

Un’occasione da non perdere.

Pubblicato da Giuseppe Causarano

Laureando in Storia, politica e relazioni internazionali presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell'Università di Catania e giornalista cinematografico presso diversi siti e testate italiane, mi dedico da sempre alle mie più grandi passioni, il Cinema e la Musica (e in particolare le colonne sonore), che rappresentano i miei punti di riferimento personali. Tra i miei interessi anche i principali eventi internazionali dell'attualità, dello spettacolo, dello sport (soprattutto motori, calcio e ciclismo) e della cultura in generale.

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.