Golden Globes 2018, le nomination

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Sono state annunciate, al The Beverly Hilton Hotel di Beverly Hills, Los Angeles, le Nomination per i 75° Golden Globe Awards, i prestigiosi premi annuali consegnati dalla Hollywood Foreign Press Association (HFPA), l’organizzazione formata da giornalisti professionisti che rappresentano il Cinema di Hollywood al di fuori degli Stati Uniti, lavorando all’estero. Alcune novità rispetto alle candidature dei Critics’ Choice ma anche qualche sorpresa.

È ancora una volta The Shape of Water di Guillermo Del Toro a conquistare il maggior numero di nomination, ben sette, e sono davvero molte considerando che l’HFPA non include le candidature tecniche. Seguono, a quota sei, The Post di Steven Spielberg (Miglior Film drammatico, Miglior regia, Miglior sceneggiatura di Josh Singer e Liz Hannah, Migliori attori protagonisti Tom Hanks e Meryl Streep e Miglior colonna sonora di John Williams) e Tre manifesti a Ebbing, Missouri (Three Billboards Outside Ebbing, Missouri) di Martin McDonagh. Quattro nomination per Lady Bird di Greta Gerwig, tre per Dunkirk di Christopher Nolan (Miglior Film drammatico, Miglior Regia e Miglior colonna sonora di Hans Zimmer). A tre candidature anche All the Money in the World di Ridley Scott, con il regista statunitense candidato insieme a Michelle Williams e Christopher Plummer come interpreti: ad appena qualche settimana dalla fine delle riprese effettuate da quest’ultimo in sostituzione di Kevin Spacey, escluso dall’opera e sostituito in ogni scena da Plummer (girate nuovamente) dopo lo scandalo che ha coinvolto l’attore di American Beauty e I soliti sospetti. Film che peraltro non è ancora uscito negli Stati Uniti, per una scelta piuttosto ‘singolare’ dell’HFPA che ha anche ‘dimenticato’ di candidare, ad esempio, Jake Gyllenhaal e Kate Winslet, la sceneggiatura di Dunkirk, Luca Guadagnino per la regia di Chiamami col tuo nome (Call Me By Your Name, che ha però preso tre nomination fra cui quella come Miglior Film drammatico) e ha inserito un horror come Get Out – Scappa nella categoria Musical or Comedy

Andiamo dunque alla lista completa, non prima di aver evidenziato che la cerimonia di consegna dei Golden Globes si terrà all’International Ballroom del The Beverly Hilton Hotel di Los Angeles il prossimo 7 Gennaio 2018.

75th Golden Globes Awards, Nominations

CINEMA

Miglior Film Drammatico
Call Me by Your Name
Dunkirk
The Post
The Shape of Water
Three Billboards Outside Ebbing, Missouri

Miglior Film Commedia/Musicale
The Disaster Artist
Get Out
The Greatest Showman
I, Tonya
Lady Bird

Miglior Film d’animazione
The Boss Baby
The Breadwinner
Coco
Ferdinand
Loving Vincent

Miglior Film straniero
A Fantastic Woman
First They Killed My Father
In the Fade
Loveless
The Square

Miglior attrice protagonista in un Film Drammatico
Jessica Chastain – Molly’s Game
Sally Hawkins – The Shape of Water
Meryl Streep – The Post
Frances McDormand – Three Billboards Outside Ebbing, Missouri
Michelle Williams – All the Money in the World

Miglior attore protagonista in un Film Drammatico
Timothée Chalamet – Call Me by Your Name
Daniel Day Lewis – Phantom Thread
Tom Hanks – The Post
Gary Oldman – Darkest Hour
Denzel Washington – Roman J Israel Esq

Miglior Attrice protagonista in un Film Commedia/Musicale
Judi Dench – Victoria & Abdul
Helen Mirren – The Leisure Seeker
Margot Robbie – I, Tonya
Saoirse Ronan – Lady Bird
Emma Stone – Battle of the Sexes

Miglior Attore protagonista in un film Commedia/Musicale
Steve Carell – Battle of the Sexes
Ansel Elgort – Baby Driver
James Franco – The Disaster Artist
Hugh Jackman – The Greatest Showman
Daniel Kaluuya – Get Out

Miglior Attrice non protagonista
Mary J Blige – Mudbound
Hong Chau – Downsizing
Allison Janney – I, Tonya
Laurie Metcalf – Lady Bird
Octavia Spencer – The Shape of Water

Miglior Attore non protagonista
Willem Dafoe – The Florida Project
Armie Hammer – Call Me by Your Name
Richard Jenkins – The Shape of Water
Christopher Plummer – All the Money in the World
Sam Rockwell – Three Billboards Outside Ebbing, Missouri

Miglior Regista
Guillermo del Toro – The Shape of Water
Martin McDonagh – Three Billboards Outside Ebbing, Missouri
Christopher Nolan – Dunkirk
Ridley Scott – All the Money in the World
Steven Spielberg – The Post

Miglior Sceneggiatura
The Shape of Water
Lady Bird
The Post
Three Billboards Outside Ebbing, Missouri
Molly’s Game

Miglior colonna sonora
Three Billboards Outside Ebbing, Missouri
The Post
Phantom Thread
The Shape of Water
Dunkirk

Miglior Canzone originale
Home – Ferdinand
Mighty River – Mudbound
Remember Me – Coco
The Star – The Star
This Is Me – The Greatest Showman

SERIE TV

Miglior serie drammatica
The Crown
Game of Thrones
The Handmaid’s Tale
Stranger Things
This is Us

Miglior serie commedia/musicale
Black-ish
The Marvelous Mrs Maisel
Master of None
SMILF
Will & Grace

Miglior serie limitata o Film Tv
Big Little Lies
Fargo
Feud: Bette and Joan
The Sinner
Top of the Lake: China Girl

Miglior attrice protagonista in una serie limitata o Film Tv
Jessica Biel – The Sinner
Nicole Kidman – Big Little Lies
Jessica Lange – Feud: Bette and Joan
Susan Sarandon – Feud: Bette and Joan
Reese Witherspoon – Big Little Lies

Miglior attore protagonista in una serie limitata o Film Tv
Robert De Niro – The Wizard of Lies
Ewan McGregor – Fargo
Geoffrey Rush – Genius
Jude Law – The Young Pope
Kyle MacLachlan – Twin Peaks

Miglior attrice protagonista in una serie drammatica
Caitriona Balfe – Outlander
Claire Foy – The Crown
Maggie Gyllenhaal – The Deuce
Katherine Langford – 13 Reasons Why
Elisabeth Moss – The Handmaid’s Tale

Miglior attore protagonista in una serie drammatica
Sterling K Brown – This is Us
Freddie Highmore – The Good Doctor
Bob Odenkirk – Better Call Saul
Liev Schreiber – Ray Donovan
Jason Bateman – Ozark

Miglior attrice protagonista in una serie commedia/musicale
Pamela Adlon – Better Things
Alison Brie – Glow
Issa Rae – Insecure
Rachel Brosnahan – The Marvelous Mrs Maisel
Frankie Shaw – SMILF

Miglior attore protagonista in una serie commedia/musicale
Anthony Anderson – Black-ish
Aziz Ansari – Master of None
Kevin Bacon – I Love Dick
William H Macy – Shameless
Eric McCormack – Will and Grace

Miglior attrice non protagonista in una serie limitata o Film Tv
Laura Dern – Big Little Lies
Ann Dowd – The Handmaid’s Tale
Chrissy Metz – This is Us
Michelle Pfeiffer – The Wizard of Lies
Shailene Woodley – Big Little Lies

Miglior attore non protagonista in una serie limitata o Film Tv
Alfred Molina – Feud
Alexander Skarsgard – Big Little Lies
David Thewlis – Fargo
David Harbour – Stranger Things
Christian Slater – Mr Robot

Pubblicato da Giuseppe Causarano

Laureando in Storia, politica e relazioni internazionali presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell'Università di Catania e giornalista cinematografico presso diversi siti e testate italiane, mi dedico da sempre alle mie più grandi passioni, il Cinema e la Musica (e in particolare le colonne sonore), che rappresentano i miei punti di riferimento personali. Tra i miei interessi anche i principali eventi internazionali dell'attualità, dello spettacolo, dello sport (soprattutto motori, calcio e ciclismo) e della cultura in generale.

3 pensieri riguardo “Golden Globes 2018, le nomination

  1. Interpreto la nomination di Christopher Plummer come una chiara provocazione, al fine di ravvivare l’interesse intorno ad un premio sistematicamente messo in secondo piano rispetto agli Oscar: infatti quest’attore avrà finito di girare le sue scene l’altroieri, e quindi dubito fortemente che la maggioranza dei giurati del Golden Globe sia riuscita a vederlo all’opera in tempo per l’annuncio delle nomination.
    Altrettanto assurda la scelta di inserire Scappa – Get out nella categoria commedia/musical. A meno che non ci sia un uso massiccio della colonna sonora, che renderebbe la candidatura un po’ meno forzata: fu lo stesso motivo per cui venne nominato in quella categoria American Hustle, sebbene fosse distantissimo sia dalla commedia che dal musical.
    Trovo inquietante l’assenza di Dunkirk dalla categoria miglior sceneggiatura: un film che non è neanche in gara per questo premio difficilmente riesce ad ottenere quelli principali. Se i giurati dell’Oscar replicheranno quest’esclusione eccellente, temo proprio che Nolan dovrà dire addio alla statuetta anche quest’anno.
    In tal caso, mi farebbe piacere che a trionfare fosse Ridley Scott: già ai tempi di The Martian sembrava profilarsi una sorta di “Oscar alla carriera” nei suoi confronti, e lo riterrei un premio meritato, perché anche nei suoi film meno apprezzati (come The Counselor o Alien: Covenant) io ho sempre trovato un filo logico, dei motivi di interesse e un intrattenimento di alta qualità. Elementi che tanti altri registi non sanno inserire neanche nei loro film migliori.

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    1. Che sia una provocazione è evidente ma era necessario? Un’altra presa di posizione dura nei confronti di Spacey (che grande delusione, chi se lo sarebbe mai aspettato da lui…), ma qui si continuano a utilizzare i premi e le nomination non per il merito ma per altri fini (politici, sociali, di polemica). Così si finirà per togliere ogni significato e credibilità a ciascuna premiazione, dai Golden Globes agli Academy Awards, quando invece l’HFPA come l’Academy dovrebbero dire la propria durante la cerimonia o in altre circostanze, prendendo posizione sulle varie tematiche (drammatiche come il caso Weinstein e la violenza sessuale sulle donne o le disparità tra generi e razze nel mondo del cinema e non soltanto), ma non attraverso i premi!

      Su Christopher Nolan hanno già compiuto, specie agli Oscar, dei madornali errori (per film come Inception, Interstellar, The Dark Knight ad esempio) e non premiare il regista britannico nemmeno per Dunkirk sarebbe l’ennesimo torto verso l’autore, per me, più importante del cinema contemporaneo. Altra nefandezza del resto è non aver mai dato l’Oscar a Ridley Scott… purtroppo!

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      1. Con Ridley Scott potrebbe ripetersi la situazione paradossale che è già successa con Scorsese: venire ripetutamente ignorato nella fase migliore della sua carriera, e cominciare a vedere riconosciuto il proprio talento quando ormai è già iniziata la parabola discendente. Anche se va detto che con Silence Scorsese è riuscito ad invertire la tendenza: erano vent’anni che non faceva un film così bello. Grazie per la risposta! 🙂

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