David di Donatello 2017, il Miglior Film è “La pazza gioia”

David di Donatello 2017

Si è svolta, negli Studi De Paolis di Roma, la cerimonia di consegna della 61^ edizione dei David Di Donatello, i prestigiosi premi assegnati dall’Accademia del Cinema italiano. Grande protagonista La pazza gioia, che vince cinque David, a partire da quello come Miglior Film.

Nella serata, condotta da Alessandro Cattelan e trasmessa su Sky Cinema e Tv8, si sono alternati momenti divertenti (specie con un intermezzo a opera di Maccio Capatonda) ed altri più emozionanti, come la dedica di Roberto Benigni – premiato col David alla carriera – alla moglie Nicoletta Braschi, anche se quello indimenticabile resterà il discorso di ringraziamento di Valeria Bruni Tedeschi – Miglior attrice protagonista per La pazza gioia – che, tra il serio e il faceto, ha sciorinato una lista infinita di nomi che, come ha chiosato Carlo Verdone, divertito, subito dopo, ha ricordato quella del prete che sposava Giovanni e Valeriana nel suo Viaggi di Nozze! La cerimonia dei David non è (e non sarà mai) quella degli Oscar, ma di certo al Dolby Theatre nessuno quest’anno ha regalato un momento di così ‘sana follia’ come quello dell’attrice torinese. Grazie, Valeria.

Valeria Bruni Tedeschi Micaela Ramazzotti

La pazza gioia ha vinto, come dicevamo, cinque David, compresi quelli per la regia di Paolo Virzì, per la scenografia e le acconciature, così come Veloce come il vento – che oltre al David per Stefano Accorsi come Miglior Attore protagonista ha ottenuto altri quattro riconoscimenti tecnici – e Indivisibili. Andiamo dunque al riepilogo:

Miglior Film
“La Pazza Gioia”

Migliore Attrice Protagonista
Valeria Bruni Tedeschi per “La Pazza Gioia”

Migliore Attore Protagonista
Stefano Accorsi per “Veloce Come Il Vento”

Miglior Attrice Non Protagonista
Antonia Truppo per “Indivisibili”

Miglior Attore Non Protagonista
Valerio Mastandrea per “Fiore”

Miglior Produttore
Attilio De Razza e Pierpaolo Verga per “Indivisibili”

Miglior Documentario
“Crazy For Football” di Volfango De Biasi

Miglior Cortometraggio
“A Casa Mia” di Mario Piredda

Miglior Regista
Paolo Virzì per “La Pazza Gioia”

Miglior Autore Della Fotografia
Michele D’Attanasio per “Veloce Come Il Vento”

Migliore Regista Esordiente
Marco Danieli per “La Ragazza Del Mondo”

Migliore Canzone Originale
“Abbi Pietà Di Noi”, musica e testi di Enzo Avitabile per “Indivisibili”

Migliori Effetti Digitali
Artea Film & Rain Rebel Alliance International Network per “Veloce Come Il Vento”

Migliore Montatore
Gianni Vezzosi per “Veloce Come Il Vento”

Miglior Scenografo
Tonino Zera per “La Pazza Gioia”

Miglior Film dell’Unione Europea
“Io, Daniel Blake” di Ken Loach

Miglior Film Straniero
“Animali Notturni” di Tom Ford

Miglior Musicista
Enzo Avitabile per “Indivisibili”

Miglior Suono
Angelo Bonanni, Diego De Santis, Mirko Perri e Michele Mazzucco per “Veloce Come Il Vento”

Premio David Giovani
“In Guerra Per Amore” di Pierfrancesco Diliberto

Miglior Acconciatore
Daniela Tartari per “La Pazza Gioia”

Miglior Truccatore
Luca Mazzoccoli per “Veloce Come Il Vento”

Miglior Costumista
Massimo Cantini Parrini per “Indivisibili”

Miglior Sceneggiatura Adattata
Gianfranco Cabiddu, Ugo Chiti e Salvatore De Mola per “La Stoffa Dei Sogni”

Miglior Sceneggiatura Originale
Nicola Guaglianone, Barbara Petronio ed Edoardo De Angelis per “Indivisibili”

Pubblicato da Giuseppe Causarano

Laureando in Storia, politica e relazioni internazionali presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell'Università di Catania e giornalista cinematografico presso diversi siti e testate italiane, mi dedico da sempre alle mie più grandi passioni, il Cinema e la Musica (e in particolare le colonne sonore), che rappresentano i miei punti di riferimento personali. Tra i miei interessi anche i principali eventi internazionali dell'attualità, dello spettacolo, dello sport (soprattutto motori, calcio e ciclismo) e della cultura in generale.

2 pensieri riguardo “David di Donatello 2017, il Miglior Film è “La pazza gioia”

  1. Per pura coincidenza, era in programma stamattina nel nostro blog la recensione di Io, Daniel Blake, che avevamo scelto tra le (nostre) 12 migliori Palme d’oro per lo speciale dedicato alla settantesima edizione del Festival di Cannes… quanto alla vittoria del David, la domanda sorge spontanea: dare il premio come miglior film UE ad un film britannico (ancorché sia in co-produzione francese), sarà mica anche una sottile provocazione nei confronti della Brexit??

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    1. Sai che, a pensarci… anche se va detto che, ad esempio, “I, Daniel Blake” ha anche vinto il BAFTA come Miglior Film britannico e credo che pure la British Academy sia tutt’altro che a favore della Brexit. In ogni caso, il film oggettivamente vale molto, quindi se c’è, la provocazione, l’hanno fatta con un’ottima pellicola (a differenza dell’Academy statunitense…).

      Piace a 1 persona

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