Cannes 2016: la Palma d’oro a “I, Daniel Blake” di Ken Loach

Ken Loach I Daniel Blake

Si è conclusa la 69^ edizione del Festival di Cannes, che ha premiato con la Palma d’oro di Miglior Film “I, Daniel Blake” di Ken Loach. Il regista britannico, alla sua seconda vittoria a Cannes (la precedente nel 2006 con “Il vento che accarezza l’erba”), ha ricevuto applausi e ha ringraziato con una bella frase: «Restate forti, perché il Festival è importante per il futuro del Cinema».

Riferendosi al suo gruppo di lavoro e a tutti i lavoratori sulla Croisette, Loach si fa apprezzare per la sua sensibilità.
“I, Daniel Blake” è una bella storia di solidarietà e di forte sentimento che pone l’attenzione verso il sistema burocratico britannico, che favorisce i ‘primi’ ma soprattutto dimentica gli ‘ultimi’ e non fa nulla perché questi possano risollevarsi. Proprio gli ‘ultimi’ che nel Cinema di Loach hanno sempre avuto grande rilievo.

«Ricevere questo premio in questa situazione storica è molto importante. Non dobbiamo dimenticare le storie dei personaggi che hanno ispirato il film» ha proseguito Loach. «Ci troviamo in un mondo pericoloso dove il neoliberismo rischia di ridurre in miseria migliaia di persone. Il Cinema è il portatore di tante tradizioni, e fra questa c’è la protesta del popolo contro i potenti. Non solo un altro mondo è possibile – ha concluso – ma è necessario.»

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E’ stata un’edizione del Festival molto intensa e piena di spunti, in particolare tra i film in Concorso. La Giuria e il suo Presidente George Miller non hanno avuto un compito semplice. Il Grand Prix è andato al giovane regista canadese Xavier Dolan, per il suo “Juste La Fin Du Monde”, e anche per lui è il secondo riconoscimento dopo quello per “Mommy” nel 2014. Il film, che ha un pò diviso pubblico e critica, non ha raccolto in assoluto i consensi ricevuti per le sue opere precedenti ma ha evidentemente convinto nel suo complesso i giurati.


Il Premio per la Miglior Regia va ex-aequo al francese Olivier Assayas per “Personal Shopper” (altro film molto criticato dalla stampa) e al rumeno Cristian Mungiu per “Bacalaureat” (titolo internazionale: Graduation), segno di come la Giuria fosse incerta fino alla fine.

Momento emozionante della cerimonia di chiusura è stato anche per la consegna della Palma d’onore a Jean-Pierre Léaud, attore che fu protagonista de “I 400 colpi”, il capolavoro di François Truffaut e film manifesto della Nouvelle Vague, presentato al Festival di Cannes nel 1959.

Andiamo dunque al riepilogo dei Premi assegnati dalla Giuria per la Selezione ufficiale di Cannes 69:

Concorso

Palma d’oro a “I, Daniel Blake” di Ken Loach
Grand Prix della Giuria a “Juste La Fin Du Monde” di Xavier Dolan
Premio per la Miglior Regia a Olivier Assayas per “Personal Shopper” e a Cristian Mungiu per “Bacalaureat” (Graduation)
Premio della Giuria a “American Honey” di Andrea Arnold
Premio per la Miglior Sceneggiatura a Asghar Farhadi per “Forushande” (The Salesman)
Premio per la Miglior interpretazione maschile a Shahab Hosseini per “Forushande” 
Premio per la Miglior interpretazione femminile per Jaclyn Jose per “Ma’ Rosa” di Brillante Mendoza
Vulcain Prize per un tecnico, assegnato dal C.S.T, alla Scenografia di Seong-Hie Ryu per “Mademoiselle” (The Handmaiden) di Park Chan-Wook
Palma d’oro per il Miglior Cortometraggio a “Timecode” di Juanjo Gimenez
Menzione speciale per un Cortometraggio a “A Moça que dançou com o diabo” (The Girl Who Danced With The Devil) di João Paulo Miranda Maria

Caméra d’or per la Miglior opera prima a “Divines” di Houda Benyamina – dalla Sezione parallela Quinzaine des Réalisateurs

Un Certain Regard

Premio della sezione a “Hymylevä Mies” (The Happiest Day In The Life Of Olli Mäki) di Juho Kuosmanen
Premio della Giuria  a “Fuchi Ni Tatsu” (Harmonium) di Kôji Fukada
Premio della Regia a “Captain Fantastic” di Matt Ross
Premio per la Sceneggiatura a Delphine Coulin e Muriel Coulin per “Voir Du Pais” (The Stopover)
Premio speciale a “La Tortue Rouge” (The Red Turtle) di Michael Dudok De Wit

Cinéfondation

Primo Premio a “Anna” di Or Sinai
Secondo Premio a “In the hills” di Hamid Ahmadi
Terzo Premio a “A Nyalintás Nesze” (The Noise Of Licking) di Nadja Andrasev

Fonte: festival-cannes.com, imdb.com

Giuseppe Causarano
@Causarano88Ibla

Pubblicato da Giuseppe Causarano

Laureando in Storia, politica e relazioni internazionali presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell'Università di Catania e giornalista cinematografico presso diversi siti e testate italiane, mi dedico da sempre alle mie più grandi passioni, il Cinema e la Musica (e in particolare le colonne sonore), che rappresentano i miei punti di riferimento personali. Tra i miei interessi anche i principali eventi internazionali dell'attualità, dello spettacolo, dello sport (soprattutto motori, calcio e ciclismo) e della cultura in generale.

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