“Avengers: Infinity War”, la svolta necessaria

Avengers: Infinity War

Avengers: Infinity War
Era attesa una rivoluzione all’interno del Marvel Cinematic Universe e, finalmente, è arrivata: parliamo – senza spoiler – di “Avengers: Infinity War”, film diretto da Joe & Anthony Russo.

Dopo la sfida prima psicologica, poi fisica, tra Iron Man (Robert Downey Jr.) e Captain America (Chris Evans), culminata nel finale di Civil War (2016) che ha decretato la spaccatura tra gli Avengers, c’è ancora bisogno degli Eroi. È infatti necessario lanciare l’alleanza contro Thanos, il loro nemico più temibile, prima che il suo desiderio di devastazione e rovina porti alla fine dell’Universo.
Il progetto di Thanos di trovare tutte le Gemme dell’Infinito (Tempo, Spazio, Anima, Mente, Potere e Realtà), che gli consentirebbero di assumere una forza inarrestabile, è ormai una minaccia sempre più concreta ma soltanto tutti insieme i Vendicatori, con l’ausilio dei Guardiani della Galassia – assoldati da Thor (Chris Hemsworth), reduce dalla battaglia in difesa di Asgard – possono provare a contrastarlo. Ma la situazione è ancora più difficile di quanto già non si presenti…

Più passa il tempo e più è diventato difficile raccapezzarsi sugli sviluppi del filone centrale della trama che lega tutta la produzione recente della Casa delle Idee. In particolare dall’inizio del sodalizio con Walt Disney Pictures (nel 2012 il primo titolo), la pianificazione è stata ampliata a tavolino dipanandosi per tre periodi, con i Vendicatori come raccordo determinante. E dall’inizio della Fase Tre è stata cercata (ma non sempre trovata) una svolta più complessa per dare maggiore nerbo alla struttura narrativa, accendendo lo scontro sia tra eroi e villain ma anche tra i vari protagonisti. Ebbene, con Avengers: Infinity War si può affermare che la sfida più ardua è stata superata, con ampio merito.

Scritto da Christopher Markus e Stephen McFeely, il film riesce dove tutti gli altri avevano deluso, mantenendo una coerenza narrativa per l’intera durata dell’opera e trovando un’intensità drammatica mai raggiunta precedentemente nel MCU. Inoltre, gestire un cast di tale portata numerica e artistica non era semplice, ma i fratelli Russo sono riusciti a tenere a freno eventuali esagerazioni, dando equilibrio ai vari momenti coi personaggi principali in scena (e qui il montaggio di Jeffrey Ford e Matthew Schmidt risulta perfettamente ordinato come il contributo di vigili urbani esperti nell’orario di punta in centro città). Tutti sono importanti se lottano insieme, ma nessuno è indispensabile se vuole farlo da solo: non c’è in realtà quel senso di appartenenza alla causa che avevamo visto soprattutto in The Avengers (2012) e Avengers: Age of Ultron (2015) ma c’è più la volontà di dare il proprio contributo – nonostante i trascorsi –  affinché l’Universo possa sopravvivere. Coinvolti loro malgrado, insomma. Ma sono pur sempre dei lottatori…


A mio parere, è sempre valido l’assunto che un buon film è tale solo se lo è anche la sceneggiatura, persino nei cinecomic e nelle opere strettamente commerciali: ma direi che fosse giunto il momento nel quale anche il Marvel Cinamtic Universe curasse meglio quest’aspetto, nonostante si stia parlando del cinefumetto moderno, dove, purtroppo, spesso la forma viene considerata più importante della sostanza (e Marvel e Disney lo sanno benissimo). Da parte degli spettatori, molto più esigenti di un tempo, è però sempre più evidente la richiesta nel voler assistere a opere di calibro superiore al semplice film d’intrattenimento che sorprenda solo per gli effetti visivi o poco più.


Avengers: Infinity War, la cui trama sconvolgente è giusto che venga scoperta solo guardando il film, ha dunque colto nel segno, mentre vola, a soli dieci giorni dall’uscita, verso il miliardo di Dollari al botteghino internazionale. Il sequel, previsto per Aprile 2019, verrà preceduto da Ant-Man and The Wasp e soprattutto da Captain Marvel, con quest’ultimo che farà probabilmente da apripista verso la resa dei conti finale dell’intero decennale del MCU.

Il voto di Ieri, Oggi, Domani

“Avengers: Infinity War” compie finalmente il salto di qualità fondamentale, regalando ai fan della Casa delle Idee – dei fumetti, dei film o di entrambi – quello che si sperava: colpi di scena, emozioni, dramma, un approccio più naturale e diretto, senza disperdere la propria essenza ma portando a termine un film maturo e calibrato. È arrivata la svolta definitiva del MCU.



La scheda del film

Avengers: Infinity War, regia di Joe Russo, Anthony Russo – USA 2018 – Fantastico, Azione, Drammatico
interpreti principali: Robert Downey Jr., Scarlett Johansson, Chris Evans, Tom Holland, Mark Ruffalo, Chris Pratt, Chadwick Boseman, Karen Gillan, Elizabeth Olsen, Chris Hemsworth, Sebastian Stan, Linda Cardellini, Pom Klementieff, Zoe Saldana, Tom Hiddleston, Benedict Cumberbatch, Vin Diesel (Groot vers. orig.), Bradley Cooper (Rocket vers. orig.), Dave Bautista, Letitia Wright, Idris Elba, Danai Gurira, Paul Bettany, Jeremy Renner, Paul Rudd, Benicio Del Toro, Kerry Condon, Jon Favreau, Gwyneth Paltrow, Peter Dinklage, Angela Bassett, Michael Douglas, Carrie Coon, Sean Gunn, Winston Duke, Anthony Mackie, Benedict Wong, Don Cheadle, Florence Kasumba, Jacob Batalon, Callan Mulvey
Soggetto e Sceneggiatura: Christopher Markus, Stephen McFeely
Fotografia: Trent Opaloch
Montaggio: Jeffrey Ford, Matthew Schmidt
Scenografia: Charles Wood
Costumi: Judianna Makowsky
Musica: Alan Silvestri
Casting: Sarah Finn
Una presentazione Walt Disney Pictures, prodotto da Marvel Studios per Walt Disney Studios Motion Pictures
Formato: a colori
Durata: 149′
Uscita italiana: 25 Aprile 2018
Uscita USA: 27 Aprile 2018

Credits: Marvel Studios

Pubblicato da Giuseppe Causarano

Laureando in Storia, politica e relazioni internazionali presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell'Università di Catania e giornalista cinematografico presso diversi siti e testate italiane, mi dedico da sempre alle mie più grandi passioni, il Cinema e la Musica (e in particolare le colonne sonore), che rappresentano i miei punti di riferimento personali. Tra i miei interessi anche i principali eventi internazionali dell'attualità, dello spettacolo, dello sport (soprattutto motori, calcio e ciclismo) e della cultura in generale.

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