Golden Globes 2017: “La La Land” incanta, Meryl Streep splende

Ryan Gosling Emma Stone

Una lunga notte e una cerimonia che hanno visto protagonista l’atteso “La La Land”, che ha ottenuto sette Golden Globes su sette Nomination segnando un primato assoluto! Abbiamo seguito sulla Pagina, per il quarto anno consecutivo, l’evento in diretta dal The Beverly Hilton Hotel di Los Angeles che ha regalato momenti molto emozionanti.

Su tutti naturalmente gli attimi delle premiazioni ai protagonisti del film trionfatore. Ryan Gosling, brillante e commosso; Emma Stone, solare e splendida come sempre; il regista Damien Chazelle, che ha vinto il Globe anche per la Miglior Sceneggiatura e a 32 anni (da compiere fra qualche giorno), alla sua opera terza, è già tra i più giovani di sempre a ricevere tali ambiti riconoscimenti dopo che, nell’Awards Season 2015, era tra le promesse con “Whiplash” (che consegnò Oscar e Golden Globe a J.K.Simmons); quindi il compositore e musicista Justin Hurwitz, che viene premiato sia per la colonna sonora (fantastica, ve lo posso confermare avendola già ascoltata a ripetizione) che per il brano “City Of Stars”, cantato da Ryan Gosling e Emma Stone. E questo potrebbe essere solo l’antipasto in vista dei prossimi eventi, fino agli Oscar.
Del resto, “La La Land” era già in auge tra i critici e i commentatori che avevano avuto la possibilità di vederlo in anteprima al Festival di Venezia (che aveva premiato Emma Stone con la Coppa Volpi) e in altre circostanze, oltre che fra il pubblico statunitense (uscito lo scorso 16 Dicembre). Non resta che attendere il 26 Gennaio, data di uscita italiana per uno che è già fra i film più importanti degli ultimi anni.

Tra gli altri momenti da ricordare della serata, la gioia di Claire Foy, che ha vinto il Golden Globe quale Miglior attrice in una serie drammatica, quella “The Crown” firmata da Peter Morgan e prodotta da Netflix (e della quale presto vi parlerò anche sul Blog), che ha ottenuto anche il Globe quale Best Television Series – Drama. Successo meritato per la giovane interprete britannica nel ruolo della Regia Elisabetta II, così come per la serie, ben scritta e stupendamente realizzata.

E poi lei, Meryl Streep. Che ha ricevuto il Premio Cecil B. DeMille alla carriera e ha davvero coinvolto tutti con le sue parole: «Vi amo tutti, ma dovete perdonarmi se ho perso la voce urlando e lamentandomi questa settimana, e ho perso la testa un po’ di tempo prima per cui dovrò leggere», ha iniziato la Streep. «Grazie Hollywood Foreign Press, giusto per sottolineare quello che ha già detto Hugh Laurie (quando gli è stato assegnato il suo premio, ndr): voi e tutti noi apparteniamo alla categoria più diffamata in America. Pensateci: Hollywood, foreigners (stranieri), press (stampa). Chi siamo noi e cos’è Hollywood? Tante persone provenienti da posti diversi. Io sono nata, cresciuta e sono stata educata nella scuola pubblica del New Jersey, Sara Palz è nata in Florida, cresciuta da una madre single a Brooklyn, Sarah Jessica Parker era una di sette/otto figli in Ohio, Amy Adams è nata a Vicenza, Veneto, in Italia, e Natalie Portman è nata a Gerusalemme. E la bella Ruth Negga è nata in Etiopia e cresciuta in Irlanda ed è stata chiamata a interpretare una ragazza delle Virginia. Ryan Gosling come tutte le persone più gentili è canadese e Dev Patel è nato in Kenya, cresciuto a Londra e chiamato ad interpretare un ragazzo indiano. Quindi Hollywood è piena di outsider e stranieri, per cui se dovessero cacciarli via non avreste altro da guardare che non sia football o arti marziali». Un riferimento chiaro al neo-eletto Presidente degli Stati Uniti Trump, che non viene mai citato direttamente dall’attrice. E, del resto, sappiamo quale sia stata la condotta del magnate nella sua carriera da imprenditore e quale la sua cifra durante la campagna elettorale per farci temere il peggio durante il suo mandato. La Streep, dunque, non ha che riaffermato principi che ultimamente, anche nel dibattito pubblico negli Stati Uniti, sembrano messi in discussione da una politica sempre più populista e individualista, oltre che conservatrice. Trump, che ha già replicato a Meryl, non ha affatto gradito… ma l’attrice tre volte Premio Oscar ha parlato anche di altro, nel suo discorso di ringraziamento al The Beverly Hilton: «Il lavoro di un attore è entrare nella vita di persone diverse da noi e farvi vivere ciò che provano loro e ci sono state così tante performance quest’anno che hanno fatto proprio questo, ma ce n’è stata una in particolare che mi ha colpito, ma non in senso buono, ma ha raggiunto il suo scopo: far ridere il pubblico. È stato il momento in cui la persona (Trump, ndr) chiamata a sedersi nel posto più rispettato del nostro Paese ha fatto l’imitazione di un reporter disabile, una persona che non poteva difendersi. Questo mi ha spezzato il cuore e non riesco a non pensarci perché non era in un film, ma era vita reale e questo istinto a umiliare, a bullizzare, quando viene da qualcuno potente sembra dare il permesso ad altre persone di fare lo stesso. Mancanza di rispetto porta mancanza di rispetto, la violenza genera altra violenza. Quando i potenti usano la propria posizione per mettere altri a disagio perdiamo tutti. Questo mi porta alla stampa: abbiamo bisogno che la stampa ci sia per ogni oltraggio, per questo i nostri fondatori istituirono la stampa e la sua libertà. Per questo chiedo alla Foreign Press di continuare ad andare avanti perché noi abbiamo bisogno di loro e loro di noi per salvaguardare la verità».

Infine un pensiero anche per Carrie Fisher: «Quando un giorno ero sul set e mi preoccupavo per la cena o per un’altra cosa del genere, Tommy Lee Jones mi disse: “Non è un privilegio essere un attore, Meryl?”. Sì, lo è e dobbiamo ricordarcelo. Dovremmo essere tutti consapevoli del privilegio di questo lavoro che stasera Hollywood premia. Come la mia amica, la mia cara amica, venuta a mancare, Principessa Leia, una volta ha detto: “Prendi il tuo cuore spezzato e rendilo arte”». Grazie, Meryl.

In attesa dei prossimi eventi dell’Awards Season 2017, e nel ricordarvi che i contributi fotografici, e non solo, sulla serata dei Golden Globe proseguiranno anche sulla Pagina Facebook, andiamo a riepilogare nuovamente la lista integrale dei vincitori:

Miglior Attore non protagonista in un film
Aaron Taylor-Johnson per “Nocturnal Animals”

Miglior Attore in una Serie drammatica
Billy Bob Thornton per “Goliath”

Migliore Attrice in una Serie Commedia o Musicale
Tracee Ellis Ross per “Black-ish”

Miglior Serie Commedia o Musicale
“Atlanta”

Miglior Attrice in una Miniserie o Film per la Tv
Sarah Paulson per “The People v. O.J.Simpson: American Crime Story”

Miglior Miniserie o Film per la Tv
“The People v. O.J.Simpson: American Crime Story”

Miglior Attore non protagonista in una Serie, Miniserie o Film per la Tv
Hugh Laurie per “The Night Manager”

Miglior Colonna sonora in un film
Justin Hurwitz per “La La Land”

Miglior Canzone originale in un film
“City of Stars” da “La La Land” – Musica di Justin Hurwitz, Testo di Benj Pasek, Justin Paul

Migliore Attrice non protagonista in un film
Viola Davis per “Fences”

Migliore Attrice non protagonista in una Serie, Miniserie o Film per la Tv
Olivia Colman per “The Night Manager”

Miglior Attore in un film Commedia o Musicale
Ryan Gosling per “La La Land”

Miglior Sceneggiatura
Damien Chazelle per “La La Land”

Miglior Film d’animazione
“Zootopia”

Miglior Film straniero
“Elle” di Paul Verhoeven (Francia)

Miglior Attore in una Miniserie o Film per la Tv
Tom Hiddleston per “The Night Manager”

Migliore Attrice in una Serie Drammatica
Claire Foy per “The Crown”

Miglior Serie Drammatica
“The Crown”

Premio alla Carriera “Cecil B. DeMille” 
Meryl Streep

Miglior Regista
Damien Chazelle per “La La Land”

Miglior Attore in una Serie Commedia o Musicale
Donald Glover per “Atlanta”

Migliore Attrice in un Film Commedia o Musicale
Emma Stone per “La La Land”

Miglior Film Commedia o Musicale
“La La Land”

Miglior Attore in un Film Drammatico
Casey Affleck per “Manchester by the sea”

Migliore Attrice in un Film Drammatico
Isabelle Huppert per “Elle”

Miglior Film Drammatico
“Moonlight”

Sito ufficiale: goldenglobes.com
Per l’intervista di Meryl Streep, si ringrazia Vanity Fair Italia.

Pubblicato da Giuseppe Causarano

Laureando in Storia, politica e relazioni internazionali presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell'Università di Catania e giornalista cinematografico presso diversi siti e testate italiane, mi dedico da sempre alle mie più grandi passioni, il Cinema e la Musica (e in particolare le colonne sonore), che rappresentano i miei punti di riferimento personali. Tra i miei interessi anche i principali eventi internazionali dell'attualità, dello spettacolo, dello sport (soprattutto motori, calcio e ciclismo) e della cultura in generale.

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