Spiegare cosa abbia rappresentato per me Sean Connery, l’iconico attore scozzese nominato nel 1999 Commendatore dell’Ordine dell’Impero Britannico e che ci ha purtroppo lasciati all’età di 90 anni, non è semplice. Lo farò attraverso cinque film, pienamente rappresentativi della sua grandezza.
1. Agente 007 – Licenza di uccidere (1962)
Chi è cresciuto a pane e 007 come me non può non aver amato follemente il vero, unico James Bond e i film nei quali Connery ha interpretato l’agente segreto di Sua Maestà, in particolare i primi tre capitoli; nonostante l’aver mancato il film del 1969 che avrebbe forse rappresentato l’addio ideale alla serie, posticipato poi nel 1971. Licenza di uccidere è ciò da cui tutto ha avuto inizio, dopo gli esordi di fine anni ’50.
Dominazione del mondo, il solito sogno. I manicomi sono pieni di gente che crede di essere Napoleone. O Dio.
2. Agente 007 – Missione Goldfinger (1964)
Dapprima a Miami, poi sulle magnifiche Alpi Svizzere, poi ancora in Nord America: Goldfinger è primo film della saga a essere ambientato negli Stati Uniti ed è ritenuto da molti appassionati il capitolo perfetto della serie.
Figliola, ci sono delle cose che assolutamente non si fanno. Per esempio bere Dom Perignon del ’53 a una temperatura superiore ai 4 gradi centigradi: sarebbe peggio che ascoltare i Beatles senza tappi nelle orecchie.
3. Gli Intoccabili – The Untouchables (1987)
The Untouchables che ha rappresentato la consacrazione artistica dell’attore, dopo anni nei quali Sean si era dedicato a diverse collaborazioni con registi come Hitchcock, Milius, Hyams, Lumet, Attenborough e altri ancora. Un film cult e un ruolo iconico, che finalmente lo portò a ricevere l’Oscar, nonostante il premio del pubblico lo avesse già conquistato da tempo.
È proprio degno di uno come te: venire con un coltello ad uno scontro a fuoco.
4. Indiana Jones e l’ultima crociata (1989)
È forse il film dell’infanzia di molti di noi, come del resto tutta la trilogia di Indiana Jones firmata da Steven Spielberg. Il rapporto padre/figlio, la leggenda del Graal, le ambientazioni fantastiche sullo sfondo degli anni bui del Nazismo che ruba arte e brucia libri. Henry Jones Sr. è un burbero adorabile, in una pellicola intramontabile.
Improvvisamente mi sono ricordato il mio Carlo Magno: “Lasciate che i miei eserciti siano le rocce, gli alberi e i pennuti del cielo”.
5. Caccia a Ottobre Rosso (1990)
Un altro dei miei film riferimento. Lo rivedrei all’infinito. Un romanzo fantastico per un assoluto capolavoro, l’action perfetto in tema di sottomarini e guerra fredda. Marco Ramius, austero comandante della marina sovietica, decide di disertare perché stanco e disilluso da un conflitto invisibile e da una patria che non lascia spazio all’umanità. Cerca, così, di trovare una nuova prospettiva dall’altra parte dell’Oceano, sperando di lanciare un messaggio che ponga fine a una lotta di potere ormai fuori dal tempo.
E il mare concederà a ogni uomo nuove speranze, come il sonno porta i sogni. Be’… Cristoforo Colombo.
Benvenuto nel Nuovo Mondo, signore.
Qualche mese fa, in occasione del novantesimo compleanno di Sean Connery, avevo dedicato all’attore un articolo su Movieplayer.it, con i dieci film che ne hanno contraddistinto la carriera. Un ulteriore omaggio a un grandissimo interprete.