Dom Cobb: «Il motivo per cui sapevo che l’innesto era possibile era perché io l’avevo fatto a lei per prima. L’avevo fatto a mia moglie.»
Ariadne: «Perché?»
Dom Cobb: «Eravamo persi quaggiù. Sapevo che dovevamo fuggire, ma lei non voleva accettarlo. Aveva chiuso qualcosa, qualcosa nel profondo, dentro di sé. La verità che una volta aveva conosciuto, ma che aveva scelto di dimenticare e non riusciva più a liberarsi. Così decisi di cercare quella verità, andai a fondo nei recessi della sua mente e trovai quel luogo segreto. Lo forzai e impiantai un’idea. Una semplice, piccola idea che avrebbe cambiato tutto: che il suo mondo non era reale.»
Il 16 Luglio 2010, Inception di Christopher Nolan arrivava nelle sale statunitensi e britanniche. Un film fondamentale del decennio cinematografico appena concluso.
Credits: Warner Bros. Pictures
L’ho rivisto due settimane fa al cinema. È stata un’esperienza interessante visto che non l’avevo mai visto in sala. E mi ha fatto piacere tornare al cinema (il primo film che ho visto è stato Gretel e Hansel, veramente bello!).
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Anche a me sarebbe piaciuto rivederlo al cinema ma gli esercenti della mia città (e provincia) non hanno aperto (e, a dirla tutta, non hanno aperto ancora adesso :O ).
È un film dall’impatto visivo e sonoro straordinario: un incontro tra azione e dramma di rarissima intensità e di enorme potenza cinematografica. Nello stile di Chris Nolan!
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L’ho visto tre volte, a casa mai in sala, e credo proprio che al cinema diventi un’esperienza!
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Al cinema è certamente un’esperienza travolgente. Eppure, anche per film ideati soprattutto per la sala come Inception, vale comunque la regola del lasciarsi coinvolgere totalmente: così, pure davanti a un altro schermo, l’esperienza rimarrà decisamente intrigante.
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