Oscar 2019, la lista dei vincitori: trionfa “Green Book”

Oscars 2019 Nomination

Dopo una lunga cerimonia, che abbiamo seguito insieme, sono stati assegnati i Premi Oscar 2019 i quali, anche quest’anno – per la loro 91^ edizione – hanno prodotto emozioni e sorprese. Ma per l’approfondimento dei temi principali vi sarà tempo. Andiamo al riepilogo della lista completa dei vincitori!

Oscars 2019, 91st Academy Awards – Vincitori (evidenziati in grassetto blu)

Miglior Film
BLACK PANTHER
BLACKkKLANSMAN
BOHEMIAN RHAPSODY
THE FAVOURITE
GREEN BOOK – (Vincitore)
ROMA
A STAR IS BORN
VICE

Miglior Attore protagonista
Christian Bale in VICE
Bradley Cooper in A STAR IS BORN
Willem Dafoe in AT ETERNITY’S GATE
Rami Malek in BOHEMIAN RHAPSODY – (Vincitore)
Viggo Mortensen in GREEN BOOK

Miglior Attore non protagonista
Mahershala Ali in GREEN BOOK – (Vincitore)
Adam Driver in BLACKkKLANSMAN
Sam Elliott in A STAR IS BORN
Richard E. Grant in CAN YOU EVER FORGIVE ME?
Sam Rockwell in VICE

Miglior Attrice protagonista
Yalitza Aparicio in ROMA
Glenn Close in THE WIFE
Olivia Colman in THE FAVOURITE – (Vincitrice)
Lady Gaga in A STAR IS BORN
Melissa McCarthy in CAN YOU EVER FORGIVE ME?

Miglior Attrice non protagonista
Amy Adams in VICE
Marina de Tavira in ROMA
Regina King in IF BEALE STREET COULD TALK – (Vincitrice)
Emma Stone in THE FAVOURITE
Rachel Weisz in THE FAVOURITE

Miglior Film d’animazione
INCREDIBLES 2
ISLE OF DOGS
MIRAI
RALPH BREAKS THE INTERNET
SPIDER-MAN: INTO THE SPIDER-VERSE – (Vincitore)

Miglior Fotografia
COLD WAR – Łukasz Żal
THE FAVOURITE – Robbie Ryan
NEVER LOOK AWAY – Caleb Deschanel
ROMA – Alfonso Cuarón – (Vincitore)
A STAR IS BORN – Matthew Libatique

Migliori Costumi
THE BALLAD OF BUSTER SCRUGGS – Mary Zophres
BLACK PANTHER – Ruth Carter – (Vincitrice)
THE FAVOURITE – Sandy Powell
MARY POPPINS RETURNS – Sandy Powell
MARY QUEEN OF SCOTS – Alexandra Byrne

Miglior Regia
BLACKkKLANSMAN – Spike Lee
COLD WAR – Paweł Pawlikowski
THE FAVOURITE – Yorgos Lanthimos
ROMA – Alfonso Cuarón – (Vincitore)
VICE – Adam McKay

Miglior Documentario
FREE SOLO – (Vincitore)
HALE COUNTY THIS MORNING, THIS EVENING
MINDING THE GAP
OF FATHERS AND SONS
RBG

Miglior Cortometraggio Documentario 
BLACK SHEEP
END GAME
LIFEBOAT
A NIGHT AT THE GARDEN
PERIOD. END OF SENTENCE. – (Vincitore)

Miglior Montaggio
BLACKkKLANSMAN – Barry Alexander Brown
BOHEMIAN RHAPSODY – John Ottman – (Vincitore)
THE FAVOURITE – Yorgos Mavropsaridis
GREEN BOOK – Patrick J. Don Vito
VICE – Hank Corwin

Miglior Film straniero
CAPERNAUM di Nadine Labaki (Libano)
COLD WAR di Paweł Pawlikowski (Polonia)
NEVER LOOK AWAY di Florian Henckel von Donnersmarck (Germania)
ROMA di Alfonso Cuarón (Messico) – (Vincitore)
SHOPLIFTERS di Hirokazu Kore-eda (Giappone)

Miglior Trucco e Acconciature
BORDER
MARY QUEEN OF SCOTS
VICE – (Vincitore)

Miglior Colonna sonora
BLACK PANTHER – Ludwig Goransson- (Vincitore)
BLACKkKLANSMAN – Terence Blanchard
IF BEALE STREET COULD TALK – Nicholas Britell
ISLE OF DOGS – Alexandre Desplat
MARY POPPINS RETURNS – Marc Shaiman

Miglior Canzone originale
“All The Stars” da BLACK PANTHER
“I’ll Fight” da RBG
“The Place Where Lost Things Go” da MARY POPPINS RETURNS
“Shallow” da A STAR IS BORN – (Vincitore)
“When A Cowboy Trades His Spurs For Wings” da THE BALLAD OF BUSTER SCRUGGS

Miglior Scenografia
BLACK PANTHER – (Vincitore)
THE FAVOURITE
FIRST MAN
MARY POPPINS RETURNS
ROMA

Miglior Cortometraggio animato
ANIMAL BEHAVIOUR
BAO – (Vincitore)
LATE AFTERNOON
ONE SMALL STEP
WEEKENDS

Miglior Cortometraggio
DETAINMENT
FAVUE
MARGUERITE
MOTHER
SKIN – (Vincitore)

Miglior Montaggio Sonoro
BLACK PANTHER
BOHEMIAN RHAPSODY – (Vincitore)
FIRST MAN
A QUIET PLACE
ROMA

Miglior Sonoro
BLACK PANTHER
BOHEMIAN RHAPSODY – (Vincitore)
FIRST MAN
ROMA
A STAR IS BORN

Migliori effetti visivi
AVENGERS: INFINITY WAR
CHRISTOPHER ROBIN
FIRST MAN – (Vincitore)
READY PLAYER ONE
SOLO: A STAR WARS STORY

Miglior Sceneggiatura non originale
THE BALLAD OF BUSTER SCRUGGS –  Joel Coen & Ethan Coen
BLACKkKLANSMAN – Charlie Wachtel, David Rabinowitz, Kevin Willmott, Spike Lee – (Vincitore)
CAN YOU EVER FORGIVE ME? – Nicole Holofcener, Jeff Whitty
IF BEALE STREET COULD TALK – Barry Jenkins
A STAR IS BORN – Eric Roth, Bradley Cooper, Will Fetters

Miglior Sceneggiatura originale
THE FAVOURITE – Deborah Davis, Tony McNamara
FIRST REFORMED – Paul Schrader
GREEN BOOK – Nick Vallelonga, Brian Currie, Peter Farrelly – (Vincitore)
ROMA – Alfonso Cuarón
VICE – Adam McKay

Credits: Oscars, The Academy

Pubblicato da Giuseppe Causarano

Laureando in Storia, politica e relazioni internazionali presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell'Università di Catania e giornalista cinematografico presso diversi siti e testate italiane, mi dedico da sempre alle mie più grandi passioni, il Cinema e la Musica (e in particolare le colonne sonore), che rappresentano i miei punti di riferimento personali. Tra i miei interessi anche i principali eventi internazionali dell'attualità, dello spettacolo, dello sport (soprattutto motori, calcio e ciclismo) e della cultura in generale.

7 pensieri riguardo “Oscar 2019, la lista dei vincitori: trionfa “Green Book”

  1. Personalmente, sia quando lo vidi la prima volta su Netflix e poi sul grande schermo a Bologna, grazie al cineclub Lumiere, amai alla follia Roma di Cuaron, perché mi sentii in entrambe le occasioni letteralmente rapito dall’omaggio sincero, colto ed appassionato a quella che anche per me è la vera essenza della settima arte, tuttavia, mentre con i mesi questo film stava raccogliendo praticamente ogni riconoscimento critico immaginabile in giro per il mondo, mi sono anche reso conto che obiettivamente per quanto bello è un film divisorio nel grande pubblico, per la particolare strutturazione della storia e per non aver quell’appeal mainstream che altri grandi film avevano avuto in passato senza rinunciare all’arte, come La la Land and The Shape of water (giusto per citare due film bellissimi e di grandissimo successo, che ho oltretutto adorato).

    Aver dato a Roma il premio quale Miglior film Straniero, Miglior Regia e Migliore Fotografia penso sia stato il miglior riconoscimento possibile che l’Academy avrebbe potuto mai dare ad un’opera come quella di Cuaron, in bianco e nero e parlata in messicano texano.

    Il ridicolo Oscar alla Scenografia (non si capisce bene quanto digitale e quanto reale) a Black Panther è il palese contentino per il padrone di casa ovvero quella Disney che controllando la ABC gestisce di fatto la cerimonia, mentre, tutto sommato, ho trovato spaventosamente onesto dare al remake musicale dell’anno l’unico vero Oscar meritato ovvero quello per la migliore canzone!

    Allo stesso modo, un film dalla produzione travagliata, dalla sceneggiatura traballante e tutto incentrato sulla sublimazione del concetto stesso di fanservice nei confronti di una rockstar, quale è Bohemian Rhapsody, è stato in modo molto americano celebrato con l’Oscar al Miglior Attore Protagonista ovvero al divo più appariscente nei media, sulla cui bravura, sia chiaro, non si discute.

    Ironico, poi, quasi sarcastico, l’Oscar per il Miglior Trucco e Acconciature a Vice, quasi a dire che l’Academy si voleva quest’anno prendere una pausa dal premiare solo attori che puntano sulla trasformazione fisica e sul mimetismo tutta la loro recitazione, come avvenne l’anno scorso con Gary Oldman in The Darkest hour.

    Ho fatto infine dei veri salti di gioia, quando a vincere l’Oscar come Migliore Attrice Protagonista è stata Olivia Colman, premio straordinario e ultra meritato e soprattutto non inteso come contentino di riparazione ad una carriera bistrattata dagli Oscar, quale sarebbe stato quello dato alla Close.

    Green Book l’ho visto al cinema, a Bologna, fortunatamente in lingua originale con i sottotitoli e pur non riuscendo a fingere che non si tratti di un dazio pagato alla quota di impegno antirazzista, devo dire che è un gran bel film, ma l’Oscar dato a Mahershala Ali (attore che sto apprezzando in modo incredibile nella terza stagione di True Detective) l’ho trovato un premio ridondante, eccessivo e ripetitivo, soprattutto considerando gli altri concorrenti al titolo di Miglior Attore Non Protagonista… Mentre non posso dire nulla sul premio a Regina King giacché non ho ancora visto il suo film e non sarebbe giusto da parte mia preferirle le altre colleghe solo perché ho apprezzato moltissimo la Weisz e la Stone nel film La Favorita che ho invece visto ed apprezzato.

    Un carissimo saluto Giuseppe, blogger conto e generoso, a cui faccio davvero molti, ma molti meno complimenti di quello che meriti ogni volta.

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    1. Grazie per le tue parole, sono molto importanti! 🙂

      “Green Book” ha due interpreti strepitosi, diverte, fa riflettere e fa tutto con grande stile. Molto più di tanti film premiati negli ultimi anni sulla importantissima questione razziale americana. Effettivamente l’Oscar a Mahershala Ali era più che prevedibile, ma mi pare la scelta giusta.

      Anche io ho brindato per l’Oscar a Olivia Colman. Io ho un debole per Emma Stone e credo che lei lo meritasse prima di tutti (una prova straordinaria), ma la gara di bravura con Colman e Weisz è stata incredibile. “La Favorita” era, come avevo temuto, troppo coraggioso e minimale per l’Academy che non sempre gradisce tale perfezione e ricercatezza stilistica.

      “Roma” credo anche io abbia fatto il massimo ma a Cuarón manca sempre quell’emozione nelle sue opere che per la seconda volta, dopo “Gravity”, non gli consente di vincere l’Oscar del Miglior Film. Ma la seconda statuetta per la regia, più fotografia e film straniero, sono tantissima roba e fanno felice Netflix che al primo colpo è andata vicino a sbancare il Dolby… Magari ci riprovano con Martin Scorsese, il prossimo anno.

      Io non ho condiviso nemmeno una delle sette statuette distribuite tra “Black Panther” e “Bohemian Rhapsody”. In particolare come attore protagonista avrei premiato Bale senza nulla togliere al comunque bravo Malek che però come Freddie Mercury non mi ha convinto. Però, in effetti, l’Academy ha fatto una scelta differente rispetto al passato.

      Peccato per “First Man” che comunque ha portato a casa un Oscar ma il vero problema è che erano pochissime le nomination…

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