È stato introdotto dal presidente della Biennale Paolo Baratta e dal direttore Alberto Barbera il programma ufficiale della 74^ Mostra d’Arte cinematografica di Venezia, che si terrà dal 30 Agosto al 9 Settembre prossimi. Tanti autori di rilievo e una lunga lista di stelle in arrivo.
Tra i 21 film del Concorso (la cui Giuria sarà presieduta da Annette Benning) ne troviamo ben quattro italiani, e con questo dato abbiamo una novità positiva rispetto alla scorsa edizione: ecco The leisure seeker (In viaggio contromano, titolo italiano) di Paolo Virzì con due protagonisti d’eccezione quali Helen Mirren e Donald Sutherland; quindi Ammore e malavita dei Manetti Bros., Una famiglia di Sebastiano Riso e Hannah di Andrea Pallaoro, una co-produzione italo/franco/belga con protagonista Charlotte Rampling.
Anche tra i film stranieri la proposta è, almeno come premesse, di altissima qualità. Abbiamo Suburbicon, il nuovo film diretto da George Clooney (con Matt Damon, Julianne Moore e Oscar Isaac nel cast); Mother! di Darren Aronofsky, con una protagonista del calibro di Jennifer Lawrence per uno dei titoli più interessanti dell’anno e del quale finora è trapelato davvero poco; quindi The Shape of Water di Guillermo Del Toro, Lean on pete di Andrew Haigh, Downsizing di Alexander Payne, First Reformed di Paul Schrader e Mektoub, My Love: Canto uno di Abdellatif Kechiche.
In una categoria parallela, presenti anche alcuni cortometraggi con l’esperienza virtuale. A questo proposito e volgendo lo sguardo in generale, il direttore Barbera ha detto: «La Mostra di quest’anno racconta quello che deve ancora avvenire. Più che l’istantanea del presente o la foto ricordo della stagione del cinema che stiamo vivendo, i film che proponiamo sono la percezione del futuro». Parlando della proposta italiana in concorso, Barbera ha precisato: «Mi sono lamentato gli anni scorsi per la scarsa offerta del cinema italiano. Non vale quest’anno: i lavori italiani sono tanti, di qualità molta alta, diversi, e molti anche realizzati da giovani. Abbiamo così fatto una scommessa speriamo vincente».
Nella serata di pre-apertura, all’antico Arsenale di Venezia verrà organizzata una proiezione speciale all’aperto di Dunkirk, il nuovo film di Christopher Nolan che arriverà poi nelle sale italiane il 31 Agosto. Un evento che si preannuncia spettacolare e nel quale i tre elementi fondamentali dell’opera – Terra, Aria e Acqua – verranno messi in evidenza.
Tra i film Fuori Concorso, ecco lavori speciali presentati da Gianni Amelio, Abel Ferrara e William Friedkin, e Outrage Coda di Takeshi Kitano e Victoria & Abdul di Stephen Frears.
Nella presentazione del programma, gli organizzatori hanno ribadito che “La Mostra vuole favorire la conoscenza e la diffusione del cinema internazionale in tutte le sue forme di arte, di spettacolo e di industria, in uno spirito di libertà e di dialogo. La Mostra organizza retrospettive e omaggi a personalità di rilievo, come contributo a una migliore conoscenza della storia del cinema”. Direi che, sulla carta, anche in questa edizione Venezia potrebbe proporre dei film rivelazione della stagione, e confermare il percorso di crescita di questi ultimi anni rispetto a quanto non ha fatto, ad esempio, il Festival di Cannes. I film migliori agli Oscar degli ultimi tre anni sono arrivati dalla Mostra: Birdman, Spotlight e La La Land. Non è certamente un caso.
Andiamo dunque al riepilogo del programma ufficiale di Venezia 74:
74^ Mostra internazionale d’Arte cinematografica
Selezione Ufficiale
VENEZIA 74 (Concorso internazionale di lungometraggi in prima mondiale)
Human Flow, di Ai Weiwei (Germania, USA, 140′)
Mother!, di Darren Aronofsky (USA, 120′)
Suburbicon, di George Clooney (USA, 104′)
The Shape of Water, di Guillermo Del Toro (USA, 119′)
L’insulte, di Ziad Doueiri (Francia, Libano, 110′)
La Villa, di Robert Guédiguian (Francia, 107′)
Lean on Pete, di Andrew Haigh (Gran Bretagna, 121′)
Mektoub, My Love: Canto Uno, di Abdellatif Kechiche (Francia, Italia, 180′)
Sandome no satsujin (The Third Murder), di Koreeda Hirokazu (Giappone, 124′)
Jusqu’à la garde, di Xavier Legrand (Francia, 90′)
Ammore e malavita, dei Manetti Bros. (Italia, 133′)
Foxtrot, di Samuel Maoz (Israele, Francia, Germania, Svizzera, 113′)
Three Billboards Outside Ebbing, Missouri, di Martin McDonagh (Gran Bretagna, 110′)
Hannah, di Andrea Pallaoro (Italia, Belgio, Francia, 95′)
Downsizing, di Alexander Payne (USA, 140′)
Jia nian hua (Angels Wear White), di Vivian Qu (Cina, Francia, 107′)
Una Famiglia, di Sebastiano Riso (Italia, 105′)
First Reformed, di Paul Schrader (USA, 108′)
Sweet Country, di Warwick Thornton (Australia, 112′)
The Leisure Seeker, di Paolo Virzì (Italia, 112′)
Ex Libris. The New York Public Library, di Frederick Wiseman (USA, 197′)
ORIZZONTI (Concorso internazionale dedicato a film rappresentativi di nuove tendenze estetiche ed espressive)
Apia (Aria), di Myrsini Aristidou (Cipro, Francia, 13′)
Napadid Shodan (Disappearance), di Ali Asgari (Iran, Qatar, 89′)
By The Pool, di Laurynas Bareisa (Lituania, 16′)
Espèces Menacées, di Gilles Bourdos (Francia, Belgio, 105′)
The Rape of Recy Taylor, di Nancy Buirski (USA, 91′)
Caniba, di Verena Paravel, Lucien Castaing (Francia, 90′)
Gros Chagrin, di Céline Devaux (Francia, 15′)
Les Bienheureux, di Sofia Djama (Francia, Belgio, 102′)
Marvin, di Anne Fontaine (Francia, 115′)
Invisible, di Pablo Giorgelli (Argentina, Brasile, Uruguay, Germania, 87′)
Brutti e Cattivi, di Cosimo Gomez (Italia, Francia, 87′)
Ha Ben Dod, di Tzahi Grad (Israele, 92′)
Ha Edut, di Amichai Greenberg (Israele, Austria, 91′)
Bedoune Tarikh, Bedoune Emza (No Date, No Signature), di Vahid Jalilvand (Iran, 104′)
Los Versos Del Olvido, di Alireza Khatami (Francia, Germania, Paesi Bassi, Cile, 92′)
The Knife Salesman, di Michel Leonard, Jamie Helmer (Australia, 10′)
La Nuit Où J’ai Nagé – Oyogisugita Yoru, di Damien Manivel, Igarashi Kohei (Francia, Giappone, 79′)
Futuro Prossimo, di Salvatore Mereu (Italia, 18′) – fuori concorso
Tierra Mojada, di Juan Sebastian Mesa Bedoya (Colombia, 17′)
Meninas Formicida, di João Paulo Miranda María (Francia, Brasile, 12′)
Lagi Senang Jaga Sekandang Lembu (It’s Easier To Raise Cattle), di Amanda Nell Eu (Malesia, 18′)
Nico, 1988, di Susanna Nicchiarelli (Italia, Belgio, 93′)
Krieg, di Rick Ostermann (Germania, 93′)
L’ombra della sposa, di Alessandra Pescetta (Italia, 11′)
Awasarn Sound Man (Death of the Sound Man), di Sorayos Prapapan (Thailandia, Myanmar, 16′)
West Of Sunshine, di Jason Raftopoulos (Australia, 78′)
Gatta Cenerentola, di Alessandro Rak, Marino Guarnieri, Dario Sansone (Italia, 86′) – animazione
Astrometal, di Efthimis Kosemund Sanidis (Grecia, 15′)
Himinn Opinn, di Gabriel Sanson, Clyde Gates (Belgio, 19′)
Undir Trénu (Under the tree), di Hafsteinn Gunnar Sigurdsson (Islanda, Danimarca, Polonia, Germania, 89′)
Mon Amour, Mon Ami, di Adriano Valerio (Italia, 15′)
La vita in comune, di Edoardo Winspeare (Italia, 110′)
8E Epeiros (Eighth Continent), regia di Yorgos Zois (Grecia, 11′) – fuori concorso
FUORI CONCORSO (Opere firmate da autori di importanza riconosciuta)
Cuba and the cameraman, di Jon Alpert (USA, 113′)
Casa d’altri, di Gianni Amelio (Italia, 16′)
Our Souls At Night, di Ritesh Batra (USA, 101′)
My Generation, di David Batty (Gran Bretagna, 85′)
Il Signor Rotpeter, di Antonietta De Lillo (Italia, 37′)
Piazza Vittorio, di Abel Ferrara (Italia, 82′)
Victoria & Abdul, di Stephen Frears (Gran Bretagna, 149′)
The Devil and Father Amorth, di William Friedkin (USA, 68′)
La Mélodie, di Rachid Rami (Francia, 102′)
Outrage Coda, di Takeshi Kitano (Giappone, 104′)
Making of Michael Jackson’s Thriller, di Jerry Kramer (USA, 45′)
Michael Jackson’s Thriller 3D, di John Landis (USA, 14′)
Loving Pablo, di Fernando León de Aranoa (Spagna, Bulgaria, 123′)
Zama, di Lucrecia Martel (Argentina, Brasile, 115′)
This is Congo, di Daniel McCabe (Congo, 91′)
Wormwood, di Errol Morris (USA, 300′) – serie tv, sei episodi
Ryuichi Sakamoto: Coda, di Stephen Nomura Schibl (USA, Giappone, 100′)
Diva!, di Francesco Patierno (Italia, 75′)
Le Fidèle, di Michaël R. Roskam (Belgio, Francia, Paesi Bassi, 130′)
Jim & Andy: The Great Beyond. The Story of Jim Carrey, Andy Kaufman and Tony Clifton (USA, Canada, 90′)
Il Colore Nascosto Delle Cose, di Silvio Soldini (Italia, Svizzera, 115′)
The Private Life of a Modern Woman, di James Toback (USA, 71′)
Happy Winter, di Giovanni Totaro (Italia, 91′)
Brawl in Cell Block 99, di S. Craig Zahler (USA, 132′)
BIENNALE COLLEGE – CINEMA (Laboratorio di alta formazione aperto a giovani filmmakers per la produzione di film a basso costo)
Beautiful Things, di Giorgio Ferrero (Italia, 94′)
Shaheed, di Mazen Khaled (Libano, 80′)
Strange Colours, di Alena Lodkina (Australia, 85′)
VENEZIA CLASSICI (Selezione di film classici restaurati e di documentari sul cinema)
Il Deserto Rosso (1964), di Michelangelo Antonioni (Italia, 120′)
Novecento, di Bernardo Bertolucci (Italia, 317′)
L’Oeil Du Malin (L’occhio del maligno, 1962), di Claude Chabrol (Francia, 91′)
Batch ’81 (1982), di Mike De Leon (Filippine, 108′)
Non c’è pace tra gli ulivi (1950), di Giuseppe De Santis (Italia, 107′)
La Donna Scimmia (1964), di Marco Ferrei (Italia, 93′)
Cerný Petr (L’asso di picche, 1963), di Miloš Forman (Cecoslovacchia, 89′)
Deux Ou Trois Choses Que Je Sais D’Elle (Due o tre cose che so di lei, 1967), di Jean-Luc Godard (Francia, 87′)
Daïnah La Métisse (1932), di Jean Grémillon (Francia, 48′)
Les Baliseurs Du Désert (I figli delle mille e una notte, 1984), di Nacer Khemir (Francia, Tunisia, 95′)
Idi I Smotri (Va’ e vedi, 1985), di Edem Klimov, (URSS, 143′)
Into The Night (Tutto in una notte, 1985), di John Landis (USA, 115′)
Chikamatsu Monogatari (Gli amanti crocifissi, 1954), di Kenji Mizogouchi (Giappone, 102′)
Sanshô Dayû (L’intendente Sansho, 1954), di Kenji Mizoguchi (Giappone, 126′)
Ochazuke No Aji (Il sapore del riso al tè verde, 1952), di Yasujirô Ozu (Giappone, 115′)
Close Encounters Of The Third Kind (Incontri Ravvicinati Del Terzo Tipo, 1977), di Steven Spielberg (USA, 137′)
Zéro de conduite (1933), di Jena Vigo (Francia, 20′)
The Revolt Of Mamie Stover (Femmina Ribelle, 1956), di Raoul Wlash (USA, 93′)
The Old Dark House (Il Castello Maledetto, 1933), di James Whale (USA, 72′)
CINEMA NEL GIARDINO (Film, incontri, visioni)
Manuel, di Dario Albertini (Italia, 97′)
Controfigura, di Rä Di Martino (Italia, Francia, Marocco, Svizzera, 75’)
Woodshock, di Kate Mulleavy, Laura Mulleavy (USA, 116′)
Nato a Casal di Principe, di Bruno Oliviero (Italia, Spagna, 96′)
Suburra. La Serie, di Michele Placido, Andrea Molaioli, Giuseppe Capotondi (Italia, 100′) – serie tv
Tueurs, di François Troukens, Jean-François Hensgens (Belgio, Francia, 86′)
VENICE VIRTUAL REALITY (Sezione competitiva di film realizzati in Realtà Virtuale, con una selezione di titoli fuori concorso)
Melita, di Nicolás Alcalá (USA, 24′) – animazione
La Camera insabbiata, di Laurie Anderson, Huang Hsin-Chien (USA, 20′) – animazione
The Last Goodbye, di Gabo Arora (USA, 20′)
My Name is Peter Stillman, di Lysander Ashton, Leo Warner (Gran Bretagna, 6′) – animazione
Alice, The Virtual Reality Play, di Mathias Chelebourg (Francia, 20′)
Arden’s wake expanded, di Eugene Yk Chung (USA, 16′)
Greenland Melting, di Nonny De La Peña (USA, 11′)
Dongducheon (Bloodless), di Gina Kim (Corea del Sud, USA, 12′)
Nothing happens, di Uri Kranot, Michelle Kranot (Danimarca, Francia, 14′) – animazione
Shi Meng Lao Ren (The Dream Collector), di Mi Li (Cina, 11′) – animazione
Nefertiti, di Richard Mills, Kim-Leigh Pontin (Gran Bretagna, 15′) – animazione
Snatch VR Heist Experience, di Rafael Pavón, Nicolás Alcalá (USA, 5′)
Sezioni autonome (si ringrazia il sito ufficiale della Biennale per i link)
Settimana Internazionale della Critica (Rassegna di 7 film – opere prime – autonomamente organizzata da una commissione nominata dal SNCCI)
Giornate degli Autori (Sezione autonoma promossa dalle associazioni dei registi italiani ANAC e 100 Autori)
Si ringraziano labiennale.org, repubblica.it
Friedkin che fa un film su padre Amorth non se lo sarebbe immaginato neanche il più fine umorista o lo scrittore più estroso. E’ proprio vero che talvolta la realtà supera la fantasia! 🙂
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Spero solo che alla presentazione in sala durante la Mostra non ci sia… Linda Blair 😀
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