Diretto da Theodore Melfi, “Il diritto di contare” racconta con arguzia la storia di tre donne che, con la loro intelligenza, hanno superato le barriere di una società maschilista e integralista negli Stati Uniti dei primi anni ’60.
Katherine Johnson (Taraji P. Henson), Dorothy Vaughn (Octavia Spencer) e Mary Jackson (Janelle Monae) sono tre brillanti donne afroamericane di spiccate doti in campo matematico e di ingegneria. Tutte e tre lavorano per la NASA, che però nel 1961 non è prettamente quel luogo magico che siamo abituati a conoscere oggi. Più che per spirito di ricerca scientifica, la corsa allo spazio ha come obiettivo – imposto dalla Presidenza – di battere sul tempo i russi, per rimarcare il ruolo di leader tecnologico mondiale degli USA in una guerra fredda che è solo all’inizio, e, inoltre, la predominanza di uomini rispetto alle donne è netta e, fra esse, molte più bianche che nere, le quali hanno persino un bagno apposito e vengono trattate con sdegno. Nonostante ciò, la determinazione di Katherine – vedova, con tre figlie a carico, e capace di eseguire calcoli a mente ancora più velocemente di una calcolatrice e di qualunque altro collega – la sfrontatezza di Dorothy – che sa far funzionare e programmare i calcolatori come nessun altro – e la caparbietà di Mary – che contribuisce a progettare le navicelle e assicurarne la loro stabilità – vogliono essere più forti delle difficoltà, nonostante le perplessità iniziali del direttore Al Harrison (Kevin Kostner) e le resistenze del direttore del personale Vivian Mitchell (Kirsten Dunst). Ma la strada che porta alla conquista dello spazio è lunga…
Tratto dal romanzo di Margot Lee Shetterly (“Il diritto di contare”, ed. Harper Collins Italia, 381 pp.) e scritto da Allison Schroeder e dallo stesso Theodore Melfi, Hidden Figures (titolo originale) è proprio una piacevole sorpresa. Candidato a tre Premi Oscar (Miglior Film, Miglior Attrice non protagonista per Octavia Spencer e proprio la Miglior Sceneggiatura non originale), viaggia su più binari, senza mai perdere la misura. Da una parte abbiamo il percorso delle tre protagoniste, con maggiore attenzione su Katherine, talento puro, mente brillante e portento assoluto coi numeri; dall’altra, il racconto di un periodo storico di cambiamenti nel campo scientifico e, forse, anche in quello sociale, con la questione razziale più che mai da superare. Il film ha il merito di far riflettere con alcuni spunti molto interessanti e farlo suscitando un sorriso amaro: più che gli sguardi colmi di diffidenza dei colleghi di Katherine, della diffidenza di Al Harrison (che però si dimostrerà col tempo un uomo onesto e intelligente), dei paletti imposti in un ambiente che non contempla le donne (a maggior ragione se nere) come allo stesso livello degli uomini, a far comprendere la situazione è il percorso obbligato che Katherine è costretta a fare ogni giorno da un’ala all’altra degli uffici per andare in bagno, poiché, nel settore centrale della NASA, non sono presenti servizi per tutti ma… solo per bianchi. Incredibile, ma drammaticamente vero.
Se Octavia Spencer è il solito vulcano di energia che conosciamo già dai tempi di The Help e Janelle Monae una piacevole conferma di innata grazia, troviamo anche un Kevin Costner in grande spolvero come non lo si vedeva da un po’ e una perfida quanto efficace Kirsten Dunst. E, soprattutto, una Taraji P. Henson da applausi, che convince in un ruolo non facile. Anche il cast è dunque un punto di forza dell’opera, che mantiene un ottimo equilibrio narrativo e affascina, in molti momenti, quando mostra dall’interno gli albori della corsa allo spazio. È proprio questa continua sovrapposizione di situazioni che rende Il diritto di contare un film ambizioso e, se non perfetto, certamente di ottima fattura.
Il voto di Ieri, Oggi, Domani
Ottimo cast e buona sceneggiatura per un film che racconta con stile e arguzia una bellissima storia vera di emancipazione femminile e abbattimento delle barriere razziali. Con uno sfondo interessante sull’aspetto scientifico.
La scheda del film
Il diritto di contare (Hidden Figures), regia di Theodore Melfi – USA 2016 – Biografico, Drammatico
interpreti principali: Taraji P. Henson (Katherine G. Johnson), Octavia Spencer (Dorothy Vaughan), Janelle Monáe (Mary Jackson), Kevin Costner (Al Harrison), Kirsten Dunst (Vivian Mitchell), Jim Parsons (Paul Stafford), Mahershala Ali (colonnello Jim Johnson), Aldis Hodge (Levi Jackson), Glen Powell (John Glenn), Kimberly Quinn (Ruth), Olek Krupa, Kurt Krause, Ken Strunk, Lidya Jewett, Donna Biscoe, Ariana Neal, Saniyya Sidney, Jones Mbayise
Soggetto: dal libro di Margot Lee Shetterly
Sceneggiatura: Allison Schroeder, Theodore Melfi
Fotografia: Mandy Walker
Montaggio: Peter Teschner
Scenografia: Wynn Thomas
Costumi: Renee Ehrlich Kalfus
Casting: Victoria Thomas
Musica: Hans Zimmer, Benjamin Wallfisch, Pharrell Williams
Una presentazione 20th Century Fox, prodotto da Levantine Films, Chernin Entertainment, Fox 2000 Pictures per 20th Century Fox Italia
Formato: a colori
Durata: 128′
Uscita USA: 25 Dicembre 2017 (in sale selezionate), 6 Gennaio 2017
Uscita italiana: 8 Marzo 2017
Complimenti per ciò che scrivi. Ti ho nominato per il Liebster Award
https://dirtylaundry7.wordpress.com/2017/03/27/liebster-award/
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Grazie! E’ davvero un piacere! Ti risponderò presto 😉
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