“Su Marte non c’è il mare”

Una web-serie in quattro episodi, della quale si sta parlando molto: “Su Marte non c’è il mare” di Lucio Laugelli, promossa da La Stampa tv e MyMovies.

Marco (Michele Puleio) è un trentenne che arranca come può nella vita di provincia, tra sogni universitari infranti e un lavoro che non gli piace. Ha infatti il desiderio di diventare regista ma per adesso deve accontentarsi di girare video promozionali o poco più. Tra debiti di gioco, voglia di dare una svolta e difficoltà economiche (anche la famiglia lo tiene a stecchetto), quando il suo caro amico Ivan (Maurizio Pellegrino), agente immobiliare, gli propone di affittare in nero la casa accanto alla sua – che era del nonno – ad un cliente “particolare”, e che pone condizioni assurde – ovvero la vuole solo il venerdì notte, senza intromissioni da parte sua e riserbo totale – Marco tentenna ma poi cede, soprattutto perché il cliente paga, molto bene, e quei soldi gli servono. Nonostante le perplessità dell’altro suo fidato amico Giulio (Christian Bellomo), Marco consegna la casa: ma ogni venerdì sera inizia a notare che accade qualcosa di strano finché, durante un’incursione per controllare che sia tutto in ordine, il ragazzo nota che alla porta di una stanza è stata aggiunta una robusta serratura che rende inaccessibile quel pezzo dell’appartamento… ed è solo l’inizio.

Scritta e diretta da Lucio Laugelli, “Su Marte non c’è il mare” ha totalizzato più di 60mila visualizzazioni nel primo mese dalla sua pubblicazione entrando in fase di selezione presso i più importanti webfestival: AIFF, Romawebfest, Riowebfest ed è già tra le finaliste del Sicilywebfest. Quattro puntate da circa 15 minuti l’una, girate per StanWood Studio con il contributo de La Fondazione Cral e del Progetto Associa da una troupe composta quasi interamente da under 30 e che ha lavorato per dieci giorni nell’autunno del 2015 attingendo dal territorio del Nord-est Italia le proprie ambientazioni, ovvero Alessandria e la sua provincia ma anche le zone di Asti (in particolare Montemagno).

Nella storia di Marco si ritrovano tante storie, ovvero di molti dei trentenni di oggi, un pò in mezzo al guado tra studio e lavoro e senza aver ancora trovato la direzione definitiva, ma anche con la voglia di essere indipendenti e seguire i propri desideri. Del trio di amici completato dal commerciale Ivan – amante della bella vita e sicuro di sé – e
dal giurista Giulio – più pacato e tranquillo -, Marco è quello più incerto, anche per via di una sensibilità artistica più evidente che lo spinge a essere meno concreto nelle decisioni. In questa premessa, il ritrovarsi nei guai è possibile conseguenza e da qui la storia si complica. Tra l’amore per la sua ex-ragazza forse non ancora finito – verso la quale Marco prova anche invidia, essendo lei già riuscita a diventare attrice e ad iniziare dunque ad affermarsi nello spettacolo – e l’attrazione verso Francesca, appena conosciuta, il protagonista continua a vivere parecchio in confusione ma è nulla rispetto all’imbuto nel quale rischia di finire. Ha il sospetto che questo misterioso personaggio sia in realtà interessato ad agire in maniera ambigua, in quell’appartamento che fu del nonno ma che potrebbe diventare una fonte di grane. Tutto questo si svolge in un quartiere tranquillo, quasi anonimo, dentro al quale chi ha intenzione di mantenere segreti può agire. Le atmosfere tardo autunnali di Alessandria – che la fotografia di Paolo Bernadotti contribuisce a descrivere alla perfezione – ricordano un pò quelle della Brianza de “Il Capitale umano” di Virzì o della commedia italiana anni’60 e ’70, ove si percepisce che sotto la ricchezza della classe agiata, un certo benessere e un atteggiamento riservato si nascondono invece misteri e comportamenti per nulla consoni a quelli di una società civile.

Con alcune citazioni e riferimenti da cogliere, “Su Marte non c’è il mare” si sviluppa dunque su più livelli, rendendo la visione degli episodi scorrevole e intrigante. E, nell’ambito delle produzioni italiane, quello delle webserie è un fenomeno in espansione che sta affinando sempre di più il proprio linguaggio e la propria cifra tecnica.

L’Autore

Lucio Laugelli (Alessandria, 1987), laureato a pieni voti al Dams di Bologna, è specializzato alla Iulm di Milano.
Ha fondato e coordina una rivista on-line ed omonima associazione culturale, Paper Street. Dal 2009 gira audiovisivi.
Dal 2010 è giornalista pubblicista.
I suoi lavori sono stati pubblicati da RepubblicaTV, Panorama, Wired, Rolling Stone, Mymovies, TGcom, Il Fatto Quotidiano, Gazzetta Tv, La Stampa, Roxy Bar TV e Rockit, e per i quali ha ottenuto già numerosi riconoscimenti.

La scheda della serie

“Su Marte non c’è il mare“, regia di Lucio Laugelli
Prod.: Italia, 2016
Genere: Mistero, Drammatico
Soggetto e Sceneggiatura: Lucio Laugelli
Produttori esecutivi: Giacomo Franzoso, Giacomo Lamborizio
Fotografia: Paolo Bernardotti
Suono: Federico Pennazzato
Scenografia: Francesca Grassano
Costumi: Giulia Cantini, Elio Mariani
Aiuto regia: Gianluca Cimmieri
Colonna sonora: Giacomo Franoso, Alessandro Cerami
Montaggio: Lucio Laugelli
Colonna sonora: Giacomo Franzoso, Alessandro Cerami, con la partecipazione de “I Perturbazione”
Prodotto da Stan Wood Studio con il contributo de La Fondazione Cral e del Progetto Associa
Formato: a colori
Durata: 63′ (4 episodi)

Sito ufficiale: Su Marte non c’è il mare

Pagina Facebook: Su Marte non c’è il mare

Pubblicato da Giuseppe Causarano

Laureando in Storia, politica e relazioni internazionali presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell'Università di Catania e giornalista cinematografico presso diversi siti e testate italiane, mi dedico da sempre alle mie più grandi passioni, il Cinema e la Musica (e in particolare le colonne sonore), che rappresentano i miei punti di riferimento personali. Tra i miei interessi anche i principali eventi internazionali dell'attualità, dello spettacolo, dello sport (soprattutto motori, calcio e ciclismo) e della cultura in generale.

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