“Revenant – Redivivo”: resistere, oltre ogni immaginazione

The Revenant Leonardo DiCaprio

Il film che ha consacrato con il Premio Oscar Leonardo DiCaprio: parliamo di “Revenant – Redivivo”, diretto da Alejandro G. Iñárritu.

In una spedizione nelle vergini terre americane, l’esploratore Hugh Glass (Leonardo DiCaprio) accompagna, insieme a suo figlio – la moglie, un’indiana nativa, gli è stata brutalmente uccisa – una spedizione di cacciatori, determinati ma scontrosi, agli ordini del capitano Andrew Henry (Domnhall Gleeson). Quando vengono aggrediti da un gruppo di indigeni, vengono costretti alla fuga sul fiume dove però si espongono ad altri pericoli. Le difficoltà costringono Glass a trovare un percorso più rapido per far ritorno al forte, ma la necessità di abbandonare nei boschi le pelli, perdendo un sicuro guadagno, suscita l’ostilità del rude John Fitzgerald (Tom Hardy). Quando, una notte, Glass viene però attaccato da un orso e dato per morto dal gruppo di cacciatori, proprio Fitzgerald e un altro membro del gruppo restano a guardia di Hugh che però viene abbandonato dai due, con John che gli uccide anche il figlio. Nella sua lotta per la sopravvivenza, Glass sopporta inimmaginabili sofferenze, ma sostenuto da una profonda determinazione e dal desiderio di vendetta, dovrà superare un duro inverno nel tentativo di poter resistere e di trovare così la sua redenzione.

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Tratto in parte dal libro di Michael Punke, ispirato alla vita dell’esploratore Hugh Glass (1783-1833), e scritto da Mark L. Smith e dallo stesso Alejandro G. Iñárritu, il film è stato tra i più discussi della recente Awards Season 2016. Candidato a 12 Premi Oscar, ne ha vinti tre: per la Miglior Regia di Iñárritu, che fa doppietta dopo il 2015 per “Birdman”, un evento davvero eccezionale; per la Miglior Fotografia di Emmanuel Lubezki, alla sua personale tripletta in tre anni – dopo i successi per “Gravity” e ancora “Birdman” – con un lavoro incredibile anche grazie all’utilizzo di luce naturale per gran parte delle riprese in luoghi aperti e incontaminati tra Stati Uniti, Argentina e Canada. E, in particolare, per il Miglior Attore protagonista: sì, proprio lui, Leonardo DiCaprio, che alla quinta candidatura riceve l’ambito Academy Award, in una stagione dei premi nella quale Leo fa incetta di tutti i principali riconoscimenti, dal Golden Globe e al BAFTA fino al SAG Award, come abbiamo raccontato nei mesi precedenti anche su questo Blog.
A mia personale opinione, questa non è stata che l’ultima la prova nella quale avrei già assegnato l’Oscar a DiCaprio. Mi spiego: indubbiamente sul piano dell’espressione, della sofferenza disegnata sul volto, dello sforzo fisico (letteralmente, al quale si è sottoposto durante le riprese) in una interpretazione con pochissimi dialoghi, è stata una sfida complessa e davvero differente dalle altre affrontate in carriera, e di certo ha completato Leonardo sotto molti aspetti. Ma come non apprezzare già in precedenza il talento dell’attore statunitense, in film nei quali la sua esuberanza, la sua presenza scenica e la padronanza dialettica lo hanno consacrato come un riferimento nel Cinema contemporaneo? Solo per citarne alcuni, pensiamo ad alcuni film degli esordi ma soprattutto a quelli della maturità artistica, da “Gangs of New York” e “Prova a prendermi” (2002), a “The Aviator” (2004), “The Departed” (2006), “Revolutionary Road” (2008), “The Wolf Of Wall Street” (2013), e molti altri ancora. A volte già candidato, altre mai considerato dall’Academy (ma per fortuna dalle altre giurie, spesso). Meglio tardi che mai, ma è curioso come ci sia voluta un’interpretazione atipica, in particolare per la carriera di DiCaprio, per chiudere un inseguimento lungo 15 anni.

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Nel cast, candidato anche Tom Hardy come Miglior Attore non protagonista, che nel ruolo di John Fitzgerald esprime compiutamente il cinismo e la cattiveria di un uomo senza scrupoli, che gli eventi rendono peggiore di quel che forse sarebbe.

Altra eccellenza di “Revenant – Redivivo”, oltre il comparto tecnico – a iniziare dalla fotografia di Lubezki  – e uno sforzo produttivo notevole (andato di alcune decine di milioni oltre il budget iniziale stanziato dalla Fox) durante i quasi 11 mesi di lavorazione (la maggior parte in esterna, in condizioni climatiche proibitive), è la regia di Alejandro G. Iñárritu. Spiccano una parte iniziale, ancora in pianosequenza – come visto per la quasi interezza in “Birdman” – dalla tensione estrema e di massima intensità, così come la lotta tra Glass/Di Caprio e l’orso – con l’ausilio degli effetti visivi – e la sfida finale tra Hugh e Fitzgerald. Oltre, naturalmente, alla capacità di tenere unito il cast e la troupe per un lungo periodo e riuscire a portare a termine un film di tale ambizione. Anche se, mio personale parere, la regia di “Birdman o (L’imprevedibile virtù dell’ignoranza)” era maggiormente brillante, imprevedibile e illuminata, praticamente perfetta. Non che in “The Revenant” la perfezione stilistica faccia difetto, tutt’altro, e visivamente vi sono alcuni momenti “potenti”, ma è più canonica, mentre nel film precedente ogni scena sprizzava il talento del regista messicano, sublimando il lavoro di scrittura e il cast.

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Il grosso difetto di “Revenant – Redivivo” è, però, un altro: la sceneggiatura. Non a caso, è l’unica candidatura che è mancata, e giustamente, agli Oscar. Non è corretto misurare un film dai premi o dalle nomination ricevute, che spesso non determinano le qualità proprie di un’opera e l’assegnazione non sempre corrisponde al merito assoluto, ma in questa circostanza le giurie hanno avuto ragione. E’ mia abitudine guardare, se possibile, ogni aspetto di un’opera, a prescindere dal tipo di film. Forse, in “The Revenant” non è il contenuto di scrittura il punto fondamentale perché la pellicola mira soprattutto a descrivere altro, ma il lavoro di Smith e di Iñárritu da questo punto di vista appare estremamente scarno. Essenziale, si potrebbe dire: ma in un film nel quale i dialoghi sono azzerati e si regge molto sull’interpretazione di DiCaprio, la storia è assolutamente prevedibile e già, dopo la prima parte, si intuisce esattamente come andrà a finire. Inoltre, la crudezza di alcune situazioni appare eccessiva, mentre la parte centrale risulta troppo lunga e in generale il film (anche in fase di montaggio) si sarebbe potuto sviluppare in una durata inferiore, che avrebbe giovato a livello generale.

Il voto di “Ieri, Oggi, Domani”

3-stelle

“Revenant – Redivivo” è, in conclusione, un film da vedere. Per apprezzare i contenuti tecnici, per immaginare a quale limite possa arrivare la lotta per la sopravvivenza tra l’uomo e la natura, e perché è l’opera che ha celebrato come meritava Leonardo DiCaprio. Cancellando in un colpo solo la “maledizione” che stava perseguitando il caro Leo, re dei meme e degli Oscar mancati: fino alla notte degli Oscar 2016…! Purtroppo, un’eccessiva durata per quanto ha da raccontare, una sceneggiatura davvero fragile sono dei difetti molto evidenti.

La Scheda del film

“Revenant – Redivivo” (The Revenant), regia di Alejandro González Iñárritu – USA 2015 – Drammatico
interpreti principali e ruoli: Leonardo DiCaprio (Hugh Glass), Tom Hardy (John Fitzgerald), Domhnall Gleeson (capitano Andrew Henry), Will Poulter (Bridger), Forrest Goodluck (Hawk), Paul Anderson (Anderson), Kristoffer Joner (Murphy), Joshua Burge (Stubby Bill), Lukas Haas, Brendan Fletcher (Fryman), Duane Howard (Elk Dog), Arthur Redcloud, Melaw Nakehk’o (Powaqa), Brad Carter, Robert Moloney (Dave Stomach Wound), Christopher Rosamond (Boone), McCaleb Burnett (Beckett), Grace Dove (moglie di Hugh)
Soggetto: basato in parte sul racconto di Michael Punke
Sceneggiatura: Mark L. Smith, Alejandro González Iñárritu
Montaggio: Stephen Mirrione
Fotografia: Emmanuel Lubezki
Scenografia: Jack Fisk
Costumi: Jacqueline West
Musica: Bryce Dessner, Carsten Nicolai, Ryuichi Sakamoto
Casting: Francine Maisier
Prodotto da New Regency Pictures, Anonymous Content, Appian Way, RatPac Entertainment, M Productions per 20th Century Fox Italia
Formato: a colori
Durata: 156′
Uscita italiana: 16 Gennaio 2016

Giuseppe Causarano
@Causarano88Ibla

Locandina italiana Revenant - Redivivo

Pubblicato da Giuseppe Causarano

Laureando in Storia, politica e relazioni internazionali presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell'Università di Catania e giornalista cinematografico presso diversi siti e testate italiane, mi dedico da sempre alle mie più grandi passioni, il Cinema e la Musica (e in particolare le colonne sonore), che rappresentano i miei punti di riferimento personali. Tra i miei interessi anche i principali eventi internazionali dell'attualità, dello spettacolo, dello sport (soprattutto motori, calcio e ciclismo) e della cultura in generale.

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